Seminuda e sanguinante, si scaglia contro i poliziotti

Due interventi davvero non banali, che hanno richiesto tutta la professionalità e la dedizione del personale del commissariato di Pubblica sicurezza di Adria, per essere portati a termine con successo.

Il primo si è verificato nella giornata di lunedì 3 marzo, quando - spiega la nota stampa della questura di Rovigo - "il personale addetto alla sezione di polizia giudiziaria del Commissariato di Adria, a seguito di una segnalazione della Sala Operativa della Questura di Rovigo, procedeva al rintraccio, presso una struttura alberghiera, di una cittadina rumena".

"Gli operatori di polizia, all’atto di identificare la donna, notavano che la foto presente sul documento di riconoscimento raffigurava una persona che, per aspetto ed età anagrafica, non sembrava corrispondere alla donna dinanzi a loro. Nonostante venissero chiesti dei chiarimenti, la donna continuava a sostenere di essere lei la persona ritratta nella fotografia del documento. Il personale operante decideva, quindi, di accompagnarla presso gli uffici del Commissariato per procedere ad una corretta identificazione della donna, anche tramite rilievi foto dattiloscopici".

"All’esito del riscontro, la donna risultava essere una persona diversa rispetto a quella dichiarata. Questa, invero, era in realtà una cittadina brasiliana soggiornante irregolarmente sul territorio nazionale. Pertanto, la donna veniva deferita in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Rovigo poiché ritenuta responsabile, in ipotesi accusatoria, dei reati di sostituzione di persona, false attestazioni a pubblico ufficiale e soggiorno illegale nel territorio dello Stato".

In precedenza, lo scorso 28 febbraio, durante il servizio di controllo del territorio, la Volante del Commissariato di Adria interveniva in località Capitello, dove veniva segnalata una donna di origine straniera in stato di alterazione.

"Giunti sul posto - spiega la ricostruzione della questura - gli operatori trovavano effettivamente la donna in questione in evidente stato di alterazione e con numerose ferite da taglio autoinflitte, intenta a tirare pugni e calci contro la porta della sua abitazione. La donna, alla vista degli operatori, iniziava ad inveire contro di loro e a denudarsi, abbassandosi i pantaloni".

"Gli Agenti della Polizia di Stato, temendo che la stessa potesse compiere ulteriori atti di autolesionismo, trovandosi, tra l’altro, a ridosso di una finestra al primo piano della struttura, decidevano di accompagnarla al piano inferiore. A quel punto, la donna si scagliava contro di loro sferrando calci e pugni e provocando delle lesioni ad uno dei due Agenti".

"Gli operatori di polizia, ritenendo che la donna fosse verosimilmente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, effettuavano una perquisizione domiciliare che dava esito positivo. Venivano, infatti, trovati dei quantitativi di marijuana e cocaina riconducibili ad un uso personale. La donna veniva, pertanto, deferita in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Rovigo, poiché ritenuta responsabile, in ipotesi accusatoria, del reato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale".