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Il congresso

Agci Veneto, il futuro è cooperare

Olga Pegoraro confermata presidente, nel direttivo regionale entra il presidente di Editoriale La Voce, Luca Crepaldi

Agci Veneto, il futuro è cooperare

Olga Eugenia Pegoraro confermata presidente di Agci Veneto e Agci Interprovinciale Venezia, Padova e Verona, durante il congresso di ieri, per acclamazione.

Insieme a lei nel consiglio direttivo anche il presidente e ad di Editoriale La Voce società cooperativa - che edita La Voce di Rovigo - Luca Crepaldi. Il consiglio sarà poi composto da Giuseppe Baldan, Sandra Maltarolo, Cristiano Marchiori, Delio Padovani, Roberta Pasqualotto, Gianni Stival, Antonio Vellega, Matteo Zambonin, Terenzio Zanini e Gian Luca Melega.

Al congresso regionale, ospitato dal complesso termale del Hotel Galzignano Terme Golf & Resort, ha presieduto i lavori il presidente nazionale di Agci, Giovanni Schiavone, sul palco con la presidente Perego e il segretario generale Melega. Hanno portato il loro saluto il sindaco di Galzignano Terme, Riccardo Masin, il presidente del Parco Colli Euganei, Alessandro Frizzarin, l’Eurodeputata veneta Paola Ghidoni, la consigliera regionale Elisa Venturini e l’assessore regionale Cristiano Corazzari.

“Una cooperazione veneta che sappia mantenere salde le proprie radici, ma al tempo stesso guardare con coraggio alle transizioni e alle sfide del futuro”. È questo il messaggio lanciato dalla presidente Pegoraro, nel suo discorso di riconferma alla guida dell’associazione.

Pegoraro ha voluto innanzitutto ringraziare i cooperatori, le autorità e i rappresentanti di Agci Nazionale – in particolare la finanziaria General Fond – per il sostegno fornito all’assemblea. Un momento toccante è stato il ricordo di due figure scomparse durante il mandato, Rino Faccin e Giuseppe Zagolin, cui la presidente ha dedicato un pensiero commosso.

“Il mandato appena concluso è stato segnato da eventi di portata storica e di impatto sul tessuto socio-economico regionale - ha ricordato - l’emergenza Covid, il problema dell’immigrazione clandestina, gli intensi fenomeni atmosferici, l’inquinamento ambientale e, in ambito settoriale, il danno provocato dal fenomeno del granchio blu nei settori della pesca e dell’acquacoltura”. Pegoraro ha sottolineato come Agci Veneto abbia partecipato attivamente ai vari tavoli regionali, collaborando alla definizione delle politiche di programmazione (Pnrr, bilancio regionale, concertazione, trasformazione digitale e intelligenza artificiale) e intervenendo nelle Commissioni su edilizia abitativa, solidarietà sociale, pesca, acquacoltura e sostenibilità ambientale. Importante anche la presenza in sedi come Fondazione Nord-Est, Finest, Venicepromex, Ice, provveditorati e capitanerie, oltre che negli osservatori per la cooperazione e nei tavoli di lavoro sulla contrattazione.

“Un tema che caratterizzerà il prossimo futuro della regione è l’autonomia differenziata, di cui Agci Veneto intende monitorare e orientare gli effetti - ha aggiunto Pegoraro - c’è la necessità di un impegno politico più incisivo, anche valutando come rinnovare i modelli di assistenza sindacale, legale e finanziaria alle cooperative”. Sul piano internazionale, è stata annunciata la volontà di riattivare una sede di rappresentanza a Bruxelles, in collaborazione con Agci Nazionale, per gestire al meglio i rapporti oltreconfine e partecipare a programmi come Interreg (Adrian, Meb, Italia-Croazia, Italia-Austria, Italia-Slovenia).

La presidente si è soffermata sull’importanza della formazione e di un coordinamento più efficiente tra le società e gli enti che se ne occupano, citando la responsabilità di Foncoop e Coopform. Sul fronte delle revisioni, Agci Veneto risulta tra le regioni più virtuose: Pegoraro ha però invitato cooperatrici, cooperatori e revisori esterni a considerare tale obbligo di legge come un’opportunità di confronto e consulenza reciproca.

Pegoraro ha evidenziato la crescita di immagine e servizi offerta da Agci Nazionale, auspicando una maggiore rappresentanza internazionale per sostenere le richieste del territorio. Una menzione speciale è stata dedicata al 2025, designato “Anno Internazionale delle Cooperative” dalle Nazioni Unite, occasione per ribadire il ruolo della cooperazione nel costruire un mondo più giusto ed equo.

A seguire l’intervento del presidente nazionale, Schiavone, che ha sottolineato le peculiarità dei settori agricoltura e pesca, che richiedono investimenti necessari per calmierare i danni che fenomeni naturali imprevedibili ma sempre più frequenti causano. “Come associazione, Agci non offre solo rappresentanza e tutela, ma sostiene concretamente le imprese, specialmente nelle fasi di crisi, lavorando in sinergia con le istituzioni” ha ribadito, ricordando poi l’importanza dell’articolo 45 della Costituzione, che riconosce il ruolo delle cooperative e invita lo Stato a promuoverne il modello, un aspetto finora trascurato. “Per questo, Agci partecipa attivamente ai tavoli ministeriali, affinché le cooperative siano sostenute come imprese sociali, anche nel quadro delle economie sociali europee da definire entro il 2027 - ha concluso Schiavone - per questo dobbiamo continuare a rafforzare il modello cooperativo affinché resti un pilastro solidale e innovativo nell’economia italiana”.

Nel corso del congresso è stato presentato anche il fondo mutualistico General Fond, strumento moltiplicatore degli investimenti e, quindi, come fondo di rotazione, per cui i suoi interventi sono temporanei e legati a sostenere programmi e progetti finalizzati sugli obiettivi fondativi.

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