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veneto
14.03.2025 - 06:28
La città di Mestre (Venezia) è stata scossa dalla notizia del ritrovamento del corpo senza vita di Beatrice Annì, una nota commercialista di 50 anni, nella sua abitazione di via Pastrengo. La scoperta è avvenuta nella mattinata di giovedì 13 marzo 2025, quando alcuni familiari, preoccupati per la sua inusuale irreperibilità, hanno allertato le forze dell'ordine. I vigili del fuoco, intervenuti prontamente, sono entrati nell'appartamento attraverso una finestra aperta, trovando il corpo della donna ormai privo di vita. L'intervento del personale del Suem non ha potuto che constatare il decesso, lasciando dietro di sé una serie di interrogativi inquietanti.
Le indagini, coordinate dalla procura e condotte dalla polizia, si concentrano su due principali ipotesi: un malore improvviso o un'overdose. Gli investigatori non hanno riscontrato segni di violenza sul corpo della Annì, escludendo così la possibilità di un'aggressione o di un atto volontario. Tuttavia, alcune tracce rinvenute nell'appartamento hanno sollevato dubbi su un possibile consumo di sostanze stupefacenti, sebbene i medici non abbiano trovato evidenze significative di un'overdose letale. Saranno l'autopsia e gli esami istologici e tossicologici a fornire risposte definitive sulla causa del decesso.
Beatrice Annì era una figura ben conosciuta nel panorama professionale di Mestre, figlia di Domenico Annì, un rispettato commercialista della città. Tuttavia, la sua carriera aveva subito un duro colpo due anni fa, quando era stata coinvolta in una controversia finanziaria. Alcuni clienti avevano denunciato irregolarità nei versamenti di tasse e contributi, nonostante fossero convinti di averli pagati tramite la Annì. La commercialista si era difesa attribuendo la colpa a ex collaboratrici e lamentando la fuga dei clienti dal suo studio. Questo evento aveva segnato profondamente la sua vita, sia dal punto di vista finanziario che emotivo, lasciandola in una situazione di crescente isolamento.
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