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Compra cocaina: via la patente

Automobilista incastrato grazie alla tecnologia

Servizio take away: anche per la cocaina

In un mondo sempre più interconnesso, dove la tecnologia gioca un ruolo cruciale nella nostra vita quotidiana, anche la sicurezza urbana si avvale di strumenti avanzati per combattere la criminalità. È il caso di Mestre, dove un'operazione della polizia locale ha portato all'arresto di uno spacciatore e alla sanzione di un cliente grazie all'ausilio della Smart control room. Ma come si è svolta questa operazione e quali sono le implicazioni di un tale intervento?

Giovedì 14 marzo, in via Col di Lana, si è consumato uno scambio di cocaina che ha visto protagonisti un pusher nigeriano di 46 anni e un cliente 35enne del Veneziano. La scena, degna di un film poliziesco, è stata monitorata in tempo reale dagli schermi della centrale operativa della polizia locale al Tronchetto. Grazie a un sistema di comunicazione ormai rodato, gli agenti in abiti civili sono intervenuti tempestivamente, cogliendo i due nel bel mezzo dell'azione.

La Smart control room rappresenta un esempio di come la tecnologia possa essere un alleato prezioso nella lotta alla criminalità. Gli operatori, osservando i movimenti sospetti dell'auto in avvicinamento al pedone, hanno attivato il sistema di allerta che ha permesso agli agenti di intervenire rapidamente. Questo episodio solleva una domanda fondamentale: quanto può essere efficace l'uso della tecnologia nella prevenzione e nel contrasto dei reati?

L'operazione ha portato all'arresto del pusher, già noto alle forze dell'ordine, che è stato trattenuto in cella per presentarsi il giorno successivo in tribunale per la direttissima. Difeso dall'avvocato Giovanna Tirocinio, l'uomo ha ricevuto la convalida dell'arresto con il divieto di dimora nel territorio metropolitano e il rinvio a giudizio fissato per il 28 maggio. Per il cliente, invece, le conseguenze sono state diverse: oltre alla multa di 450 euro per aver violato il Regolamento di polizia e sicurezza urbana, gli è stata ritirata la patente e imposto un daspo urbano di 48 ore nel Comune di Venezia, con un ulteriore costo di 100 euro.


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Commenti all'articolo

  • frank1

    17 Marzo 2025 - 09:26

    si legge:puscher gia' conosciuto dalle forze dell'ordine..la domanda:che ci faceva allora ancor in giro? che ci faceva ancora in italia?? bempensanti delle solite forze politiche..avete una risposta??

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