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Il caso

As2, una strategia per il rilancio

Il vertice in prefettura: “Servono nuovi affidamenti, bisogna sensibilizzare i Comuni”

As2, una strategia per il rilancio

Affidamenti, rilancio e strategie condivise: se il vertice che si è tenuto martedì in Prefettura dedicato alla crisi di As2 si potesse riassumere in poche parole, sarebbero proprio queste. Però, la riunione con il prefetto Franca Tancredi su richiesta delle organizzazioni sindacali è durata oltre tre ore. E in tutto quel tempo di parole ne sono state dette tante, tantissime.

Perché la situazione in cui versa l’azienda pubblica attiva nel settore dei servizi tecnologici e strumentali rivolti alle pubbliche amministrazioni, 49 dipendenti in totale, è preoccupante. Non a caso, l’avvio del tavolo prefettizio è stato accompagnato da un sit in dei lavoratori “armati” di bandiere sindacali davanti all’ingresso di via Celio. Dentro, invece, si sono seduti davanti al prefetto Tancredi i segretari confederali Pieralberto Colombo (Cgil), Samuel Scavazzin (Cisl) e Gino Gregnanin (Uil) insieme ai segretari di categoria, il consiglio di amministrazione di As2, ossia la presidente Maria Cristina Assennato e consiglieri Stefania Tescaroli e Mauro Rossin nonché il sindaco di Occhiobello Irene Bononi non in veste di socio di maggioranza (la presenza dei soci non era contemplata) ma come presidente dell’assemblea di controllo analogo.

All’incontro era presente anche Antonio Morelli, già comandante provinciale della Guardia di finanza, in qualità di neodirettore di As2: il suo nuovo incarico sarà formalizzato nel giro di qualche giorno.

Preoccupazione alle stelle da parte dei lavoratori, si diceva. Sì, perché l’azienda nel 2024 ha registrato un passivo in bilancio di 295mila euro. E le prospettive per il 2025 non sono migliori: la proiezione stima una passività di circa 600mila euro. In mezzo, tanti affidamenti che As2 ha perso nel corso dell’ultimo anno, a cominciare da quelli del Comune di Rovigo che fino a fine 2024 affidava all’azienda servizi per oltre 1,2 milioni di euro. A questo si è aggiunto il milione di euro che Ecoambiente ha “sottratto” ad As2 da quando ha internalizzato il servizio di bollettazione della Tarip. A piegare le ginocchia all’azienda, però, è stato il nodo dell’in house sollevato nell’autunno 2023 dall’allora sindaco del capoluogo Edoardo Gaffeo. Nodo superato solo lo scorso ottobre, quando i soci si sono accordati su una interpretazione univoca del regolamento di controllo analogo. Nel frattempo, gli affidamenti in scadenza sono stati esternalizzati ad altre aziende presenti sul libero mercato.

La riunione si è chiusa con l’intenzione di rilanciare l’azienda. Come? Aumentando gli affidamenti anche da parte dei Comuni soci, soprattutto da parte di quelli che ad oggi non ne hanno assegnati. A tal proposito, un comunicato della Prefettura spiega: “Si è deciso unanimemente di sensibilizzare i Comuni soci ad implementare al massimo le iniziative per il rilancio dell’azienda mediante nuovi affidamenti e di più ampio respiro”.

Cautamente ottimisti i segretari Colombo, Scavazzin e Gregnanin che, al termine dell’incontro, affermano: “Prendiamo atto della consapevolezza delle decisioni e delle strategie da condividere con i soci ma saremo soddisfatti solo dopo che la società verrà effettivamente rilanciata”.

Dalla riunione “è emersa anche una rinnovata apertura al dialogo da parte del cda nei confronti dei componenti dell’assemblea dei soci - conclude il comunicato della Prefettura - che saranno richiamati allo svolgimento delle funzioni di controllo loro spettanti”.

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