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il caso

Tanti paesi restano senza banca

L'ultimo è Arquà. L'appello: "Lasciateci almeno il Bancomat..."

Tanti paesi restano senza banca

Il sindaco di Arquà Enrico Serafin ha incontrato i responsabili provinciali di Intesa Sanpaolo. Al centro della discussione, la decisione di chiudere, il prossimo 21 giugno, la filiale della banca in paese. Durante l’incontro, la responsabile di area e il direttore della filiale hanno illustrato all’amministrazione comunale la posizione della banca. “Hanno assicurato il loro impegno nell’‘accompagnare’ i clienti verso la filiale di Polesella - riferisce il sindaco - ma senza poter nascondere che si tratterà di un cambiamento carico di disagi, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione”.

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Dal canto suo, Serafin ha espresso con forza la profonda preoccupazione della cittadinanza, ricordando come Arquà abbia “un’età media elevata e come per molti cittadini il rapporto diretto con il personale bancario rappresenti un punto di riferimento fondamentale. Per molti di loro, la chiusura non è solo una scomodità, ma un vero e proprio abbandono, dal momento che la distanza con la filiale accorpante renderà impossibile mantenere quel legame di fiducia costruito negli anni”.

Il sindaco ha chiesto all’istituto bancario di mantenere attivo almeno lo sportello bancomat, affinché i cittadini possano continuare a effettuare prelievi, versamenti di contanti e bonifici senza doversi spostare altrove. “Su questo punto, i rappresentanti della banca si sono limitati a prendere tempo, riservandosi di trasmettere la richiesta alle strutture competenti, senza fornire alcuna garanzia concreta”, dicono ancora in una nota del Comune. Che conclude: “L’amministrazione, determinata a difendere gli interessi della comunità, è in costante contatto con i colleghi dei Comuni polesani colpiti da altre chiusure di filiali, per valutare insieme azioni future volte a contrastare questa tendenza che, ancora una volta, colpisce ingiustamente i piccoli centri e le loro realtà sociali ed economiche”.

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