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ANNIVERSARIO

Assieme, di corsa verso il futuro!

Celebrato il trentennale della fusione tra Donada e Contarina, che “generò” Porto Viro

PORTO VIRO - Porto Viro celebra trent’anni di unità: “Siamo il cuore del Delta del Po”.

Una giornata di festa, memoria e visione futura: domenica 23 marzo Porto Viro ha celebrato con grande partecipazione il trentennale dell’unificazione dei comuni di Contarina e Donada.

Una ricorrenza storica che ha unito cittadini, autorità e istituzioni in un evento denso di significato, segnato da momenti solenni e carichi di emozione.

I festeggiamenti hanno preso il via alle 9.30 in piazza Caduti Triestini, dove sono stati resi gli onori ai gonfaloni e ai medaglieri, alla presenza di autorità civili e militari. In concomitanza, si è celebrato anche il 50esimo anniversario della sezione Bersaglieri di Porto Viro.

Alle 10, il corteo ha preso la via di piazza della Repubblica per il momento clou della giornata: lo svelamento di un monumento dedicato proprio all’unione tra Contarina e Donada, benedetto dal vescovo di Chioggia Giampaolo Dianin.

A rendere ancora più solenne la cerimonia, gli interventi di amministratori del passato e del presente, tra cui il vicesindaco Thomas Giacon – facente funzione del sindaco visto che Valeria Mantovan, oggi è assessore regionale, presente alla cerimonia – che ha ripercorso la storia dell’unificazione: “Porto Viro è il fulcro del Basso Polesine, una realtà frutto del coraggio e della lungimiranza dei cittadini che nel 1995 scelsero l’unione. Una scelta che si è rivelata vincente”.

Presenti anche il Vice Prefetto aggiunto di Rovigo, Fabrizio Cesarino, sindaci e rappresentanti dei comuni limitrofi (Porto Tolle, Adria, Loreo, Rosolina, Cavarzere e Taglio di Po), oltre alla dirigente scolastica dell’istituto Cipriani e Colombo Lorenza Fogagnolo, rappresentanze delle forze dell’ordine – Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Guardia Costiera – e numerose associazioni locali.

Grande impatto emotivo ha avuto l’esibizione della fanfara dei bersaglieri di San Donà di Piave e della banda cittadina di Porto Viro. Alcuni figuranti delle Pro loco di Contarina hanno sfilato in abiti storici, rievocando le antiche origini dei due paesi, un tempo legati ai casati Donà e Contarini.

“C’è chi ancora oggi si sente di Donada o di Contarina – ha detto il vicesindaco Giacon – ma le nuove generazioni, come mio figlio, si riconoscono in Porto Viro. Questo ci dice quanto l’unione sia diventata identità. Dobbiamo trasmettere ai giovani il valore di questa storia e del senso di comunità che ne è nato”.

Anche l’assessore regionale Valeria Mantovan, già sindaco della città, ha voluto sottolineare con orgoglio il significato profondo della giornata: “Sentirsi cittadini di Porto Viro non significa dimenticare le proprie radici, ma valorizzarle all’interno di una comunità più grande. Trent’anni fa fummo pionieri, oggi siamo la terza città della provincia di Rovigo e la seconda per estensione”.

Commoventi gli interventi degli ultimi sindaci di Contarina e Donada, Gianni Franchi, che fu anche il primo di Porto Viro, e Alessandro Tessarin. “Grazie all’unione, negli anni successivi furono finanziate opere pubbliche fondamentali e si vinsero premi importanti, come quello per la pianificazione urbanistica a livello europeo. È la dimostrazione che lavorare insieme porta risultati straordinari”, ha detto commosso Franchi.

Il vescovo Dianin ha colto l’occasione per riflettere sulla laicità dello Stato e sulla bellezza della collaborazione: “La città è un esempio nel cammino verso l’unità. Ma anche noi religiosi, nelle nostre parrocchie ci proviamo, passo dopo passo. E il sole di oggi è il segno che siamo sulla strada giusta”.

Un anniversario che ha messo in luce non solo le radici profonde di Porto Viro, ma anche la volontà di continuare a costruire insieme il futuro. Un futuro che, nelle parole degli amministratori, potrebbe includere un’unione ancora più ampia del territorio deltizio, in nome dell’efficienza, della solidarietà e della crescita condivisa.

Come ha detto l’assessore alla cultura Alessia Tessarin: “I giovani di oggi si sentono solo Portoviresi. Il nostro compito è insegnare loro da dove veniamo, per far capire meglio dove possiamo andare insieme”.

Porto Viro ha dimostrato, ancora una volta, di saper essere esempio. Non solo per il Polesine, ma per tutta la regione.

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