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Prosseda: “La musica senza confini"

L'intervista del maestro di fama a Delta Radio

Prosseda: “La musica senza confini"

ROVIGO - Al programma di Delta Radio Eccellenti, il protagonista dei giorni scorsi intervistato da Fiammetta Benetton, è stato Roberto Prosseda, uno dei musicisti poliedrici più attivi sul panorama internazionale, professore di pianoforte al conservatorio di Rovigo.

Roberto Prosseda, per lei una incredibile carriera.

“A me piace l'idea che la musica sia un'occasione per divulgare la passione che ognuno di noi musicisti ha per quello che fa e quindi in questo senso per me il termine carriera sposta un po' troppo l'attenzione sull'aspetto che a me interessa meno. La mia attività, più che carriera, la chiamerei appunto attività di montaggio dell'entusiasmo che io ho per la musica. La musica non è soltanto suonare il pianoforte, non è soltanto fare concerti, ma è vivere in maniera più intensa più consapevole più profonda e poter condividere gli stati d'animo, le emozioni, che grazie alla musica io posso vivere intensamente anche con le altre persone. Il concerto è un'occasione di condivisione di stati d'animo, un'occasione di allinearsi spiritualmente con il pubblico. Per quanto riguarda la mia attività di insegnamento qui a Rovigo devo dire che c'è un bellissimo gruppo di colleghi e di allievi, una comunità internazionale di ragazzi che sono venuti a vivere a Rovigo per studiare qui perché si è creata una eccellenza dal punto di vista del dipartimento di pianoforte”.

Abbiamo parlato di panorama internazionale. Quali differenze tra l’Italia e l’estero?

“Non farei un discorso geografico perché oggi con la globalizzazione in realtà non è tanto importante se si abita a Rovigo o a Roma a New York o a Londra. Anzi a me piace l'idea come si dice oggi, glocal, cioè di portare semmai a Rovigo il mondo musicale e ci stiamo riuscendo portando qui anche grandi musicisti dall'estero e anche studenti che decidono magari dall'estero di venire a stare qui”.

“Amorosa erranza” è il titolo del concerto che si terrà il 25 marzo all'auditorium del conservatorio di Rovigo in cui lei sarà protagonista al pianoforte con la voce recitante di Nicola Muschitiello. Come mai questo nome?

“Il titolo nasce dall'idea del mio amico Nicola che ha avuto questa illuminazione quando è venuto a Rovigo per un concerto, e dall'idea di mettere insieme i versi d'amore di Dante e di Baudelaire con la musica che è il trait d’union che ci aiuta a vivere l'amore in maniera ancora più intensa. Io suonerò Chopin in alternanza con le poesie di Dante, di Baudelaire recitate da Nicola Moschitiello”.

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