VOCE
veneto
26.03.2025 - 07:13
In un tranquillo pomeriggio di lunedì, a Castello di Godego, un bambino di soli 10 anni si è trovato improvvisamente al centro di un evento che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia. Erano le 14 quando, uscendo dalla casa dei nonni per raggiungere un compagno di classe, il piccolo ha notato una Fiat Punto bianca parcheggiata di fronte all'abitazione. Da essa sono scesi tre uomini con il volto coperto da passamontagna, mentre una donna è rimasta al volante. I malviventi hanno scavalcato la recinzione di una casa abitata da una famiglia indiana, ma il loro piano è stato interrotto dall'inaspettato intervento del bambino.
"Ho visto quegli uomini e ho capito che mi avevano notato," racconta il bambino, ancora scosso dall'accaduto. "Ho avuto tanta paura e ho iniziato a correre, saltando anche io una recinzione per mettermi in salvo." La sua fuga disperata lo ha portato verso la casa di un amico, dove ha chiesto aiuto urlando: "Mi vogliono fare del male, aiutami". Fortunatamente, i ladri, vistisi scoperti, sono fuggiti, lasciando il bambino illeso ma profondamente turbato.
La madre del bambino ha subito lanciato un appello su Facebook, esortando i genitori a vigilare sui propri figli. Anche i nonni, ancora sotto shock, si sono chiesti cosa volessero quei delinquenti dal loro nipotino. "Potevano fargli del male o, peggio, portarlo via," hanno dichiarato, sebbene i carabinieri abbiano escluso l'ipotesi di un rapimento.
I carabinieri della stazione locale e del Nor della compagnia di Castelfranco sono intervenuti prontamente, ma non sono riusciti a rintracciare né l'auto né i ladri. Le indagini sono in corso e la ricerca della Fiat Punto bianca è stata diramata. Il sindaco di Castello di Godego, Diego Parisotto, ha espresso preoccupazione per l'accaduto, sottolineando l'importanza della videosorveglianza e dei controlli, pur ammettendo che non possono coprire ogni angolo del territorio.
Nonostante la paura, il bambino ha dimostrato un coraggio straordinario, contribuendo a sventare un furto in pieno giorno. Accompagnato dalla nonna, ha raccontato con precisione l'accaduto ai carabinieri, dimostrando una maturità sorprendente per la sua età. "È stato bravo," ha commentato la nonna, "ma ora dobbiamo aiutarlo a superare la paura e a tornare a vivere la sua vita normale di bambino."
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