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IL CASO

Cuori di maiale per fare scuola

Critiche e preoccupazioni per la scelta di un istituto nel riminese

Critiche e preoccupazioni perla scelta di un istituto nel riminese

L'Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Misano Adriatico, situato in provincia di Rimini, si trova attualmente al centro di un acceso dibattito innescato dalla scelta di utilizzare cuori di maiale autentici durante le lezioni di anatomia. Questa decisione, difesa dalla dirigente scolastica Stefania Menichella, che sostiene che l'impiego di organi reali possa migliorare la qualità dell'insegnamento, ha sollevato numerose critiche e preoccupazioni, nonostante l'esistenza di modelli artificiali come alternativa.

La questione è stata portata alla ribalta dalla Lega Anti Vivisezione (LAV), informata da una segnalazione di un genitore. Giacomo Bottinelli, responsabile scuola della LAV, ha manifestato il proprio disappunto definendo la pratica obsoleta ed eticamente discutibile. "Abbiamo scritto all'istituto per instaurare un dialogo e convincerli a cambiare idea," ha dichiarato Bottinelli. La LAV evidenzia anche i potenziali rischi sanitari associati a tale pratica, e richiama il contesto normativo che favorisce l'uso di modelli alternativi.

La situazione pone l'accento sulla legge 92/2019 sull'educazione civica e sulle linee guida del Ministero dell'Istruzione che promuovono il rispetto degli animali come obiettivo educativo fondamentale. La LAV sostiene che l'uso di cuori di maiale è contrario a questi principi, insegnando implicitamente agli studenti che gli animali possono essere ridotti a semplici strumenti didattici. Viene anche sottolineato come le alternative, quali modelli artificiali e ricostruzioni tridimensionali, siano ampiamente disponibili e già adoperate in molte altre istituzioni. Oltre alle implicazioni etiche, l'utilizzo di organi animali presenta potenziali rischi sanitari

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