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CHIUSURE E COMMERCIO IN CRISI

“Nei nostri negozi scarsa accoglienza e cordialità”

La segnalazione di una cliente

“Nei nostri negozi scarsa accoglienza e cordialità”

E’ un’analisi attenta e ricca di spunti, ma anche di provocazioni quella di una lettrice che - avendo seguito il dibattito sul commercio di questi giorni nelle colonne della Voce di Rovigo - ha scritto alla redazione per dire la sua. Riportiamo il suo punto di vista, articolato, e che non fa sconti, nemmeno ai commercianti.

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“E’ indubbiamente preoccupante vedere tante attività chiudere e numerose famiglie trovarsi in difficoltà economica - premette la signora Lucia - Si parla spesso delle cause di questa crisi, attribuendola alla carenza di parcheggi nei centri storici, alla burocrazia complessa e ai cambiamenti nelle abitudini dei consumatori, sempre meno inclini a frequentare i negozi di prossimità. Tuttavia, mi chiedo se queste siano davvero le uniche motivazioni alla base della situazione attuale”.

Per la cittadina, che frequenta i negozi del centro storico, il livello di accoglienza dei negozianti e la qualità del servizio offerto non è sempre adeguato. “La cortesia, la disponibilità e la capacità di interagire con il cliente in modo professionale sono elementi fondamentali per fidelizzare la clientela e creare un ambiente accogliente. Tuttavia, in molte realtà, questi aspetti sembrano essere trascurati, con conseguenze dirette sull’esperienza del consumatore".

"Oltre alla mancanza di attenzione al cliente, colpisce anche l'assenza di semplici gesti di cortesia, come un saluto all'ingresso di un negozio. Non è raro entrare in un’attività commerciale e non ricevere alcun cenno di accoglienza, un dettaglio che, per quanto piccolo, fa la differenza nell’esperienza complessiva del cliente. Allo stesso modo, può risultare spiacevole assistere a discussioni tra titolari e dipendenti all’interno del punto vendita, trasmettendo un'immagine poco professionale e creando un'atmosfera sgradevole per chi è presente”.

E ancora: “Inoltre, non è raro sentire commenti poco rispettosi rivolti ai clienti alle loro spalle o riscontrare una generale mancanza di trasparenza nella comunicazione con la clientela”.

La “recensione” della signora Lucia rispetto al parterre di commercianti a Rovigo è impietosa: “La percezione che alcuni esercenti hanno del proprio ruolo come concessione anziché come servizio fondato sulla relazione con il cliente, potrebbe essere un fattore determinante nel declino delle attività locali. Il commercio, in ogni sua forma, si regge su un rapporto di fiducia e rispetto reciproco tra chi offre un servizio e chi lo riceve”.

Il suggerimento è “un miglioramento della formazione, una maggiore attenzione all’accoglienza e una mentalità più orientata al cliente, che potrebbero fare la differenza. Rovigo, come molte altre città, ha il potenziale per essere un centro vivo e attrattivo, ma perché questo accada, è necessario un cambio di prospettiva che ponga il cliente e la qualità del servizio al centro delle priorità”, conclude la lettrice.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    26 Marzo 2025 - 18:26

    egregg.signora...forse lei non sa che E-commerce assieme ai centri commerciali hanno devastato il piccolo commercio?? magari prima s'informi

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