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ESTERI

Salta la visita reale al Papa

L'annuncio diffuso da Buckingham Palace e dalla Santa Sede, all'orizzonte anche nuove vicende con Harry

L'annuncio diffuso da Buckingham Palace

Il Vaticano ha annunciato che l'atteso incontro tra Re Carlo III e la Regina Consorte Camilla con Papa Francesco è stato rimandato a causa delle condizioni di salute del Pontefice. Nonostante l'importanza dell'udienza, programmata dal 7 al 10 aprile e particolarmente a cuore al sovrano in qualità di capo della Chiesa Anglicana, le raccomandazioni mediche hanno reso necessario il rinvio. Fonti di Buckingham Palace hanno confermato che, seguendo i consigli dei dottori, il Papa necessita di ulteriore riposo. Le due parti hanno congiuntamente deciso di posticipare l'incontro. È in corso la pianificazione di nuovi dettagli per la visita di Carlo e Camilla in Italia, considerando anche che il 9 aprile la coppia reale celebrerà, probabilmente in forma privata, il loro anniversario di matrimonio.

Nel frattempo, emergono nuove tensioni per il Principe Harry, che si è visto costretto a dimettersi da Sentebale, l'associazione benefica creata nel 2006 insieme al Principe Seeiso del Lesotho. L'associazione, inizialmente ispirata dagli sforzi umanitari di Lady Diana in Africa, si dedicava a sostenere gli orfani e combattere l'AIDS e la povertà in Lesotho e Botswana. La decisione di Harry di lasciare l'organizzazione è stata influenzata dalle pesanti accuse di "razzismo, sessismo e bullismo" all'interno del direttivo di Sentebale. Le tensioni sono esplose con l'avvocatessa Sophie Chandauka, di origine zimbabwese e capo dei fiduciari dell'associazione, che ha mosso gravi accuse sulla gestione interna, menzionando abusi di potere e discriminazione nei confronti delle donne di colore. La situazione si è ulteriormente complicata quando Chandauka ha accusato la gestione di coprire sistematicamente comportamenti inappropriati e ha portato il caso davanti alla corte di giustizia di Inghilterra e Galles. In risposta, Harry ha supportato le azioni dei fiduciari, spiegando che il loro operato era volto al bene dell'organizzazione. Tuttavia, lui e il Principe Seeiso si sono dichiarati scioccati e hanno definito "impensabile" la necessità di affrontare tali problematiche a due decenni dalla fondazione di Sentebale.

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