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BOLOGNA

"Ti tolgo i figli e ti rovino", si infuoca il dibattito di genere

La campagna per sensibilizzare sulla violenza contro gli uomini, ispirata a quella contro le donne, fa discutere

"Ti tolgo i figli e ti rovino", si infuoca il dibattito di genere



Bologna si risveglia con un messaggio forte e chiaro: "Se te lo dice è violenza". Questa è la frase che campeggia su una serie di manifesti azzurri apparsi in città, promossi dall'associazione "Genitori sottratti". L'iniziativa, lanciata in occasione della Festa del Papà, mira a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla violenza psicologica subita dagli uomini, un tema spesso trascurato nel dibattito pubblico.

Fondata nel 2009 da Roberto Castelli e Giuseppe Pasqui, "Genitori sottratti" si propone di tutelare i minori e promuovere la bigenitorialità anche in caso di separazione. La presidente Daniela Martelli sottolinea come l'associazione, composta da circa ottanta membri, si batta per far emergere una verità spesso ignorata: la violenza non ha genere. "Abbiamo voluto ribadire che la violenza va condannata sempre, indipendentemente da chi la subisce", afferma Martelli.


La campagna ha suscitato reazioni contrastanti a Bologna. Alcuni vedono nei manifesti un necessario richiamo all'attenzione su un fenomeno sottovalutato, mentre altri li considerano una provocazione. Tuttavia, Martelli chiarisce che l'intento non è provocatorio, ma piuttosto un invito a riconoscere e combattere tutte le forme di violenza.
I manifesti si ispirano a una campagna del 2024 della Regione Emilia-Romagna contro la violenza di genere. "Abbiamo preso spunto da quella campagna per esternare il nostro messaggio", spiega Martelli. L'associazione spera di poter lanciare una campagna simile per la Festa della Mamma, nonostante le difficoltà nel reperire fondi.


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