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Fleximan, indagini chiuse e nuove accuse

Chiamato a rispondere anche dei "tagli" di dicembre e gennaio e contestata l'interruzione di pubblico servizio

“Veloman non è un eroe. E ci sono le immagini..."

Indagini chiuse, per il caso "fleximan", ossia la persona che avrebbe colpito varie volte, in Polesine, segando alla base, con un flessibile, gli apparecchi per la rilevazione automatica della velocità.

"Il Procuratore della Repubblica di Rovigo, dott.ssa Manuela Fasolato - conferma infatti la nota stampa della Procura - comunica, in considerazione della rilevanza pubblica della notizia anche in rapporto alla comunità territoriale e per una corretta informazione essendovi già state notizie di stampa in merito, che la Procura della Repubblica di Rovigo ha emesso avviso di conclusione delle indagini preliminari ai sensi dell’art.415 bis c.p.p. nei confronti di M. E., dell’82, residente in provincia di Rovigo, per più reati contestati in ipotesi accusatoria di danneggiamento aggravato di cui agli artt. 110 e 635 c. 2 n. 1 in relazione all’art. 625 n. 7 c.p commessi in concorso con ignoti per aver reciso con uno strumento da taglio più autovelox siti lungo strade statali, regionali, provinciale – beni esposti alla pubblica fede ex art. 625 nr. 7), al servizio dei Comuni e dell’autorità di pubblica sicurezza – distruggendo, deteriorando e rendendo del tutto inservibile i dispositivi di rilevazione della velocità fissi".

Fuor di gergo giudiziario, questo significa che la Procura ha compiuto tutti gli accertamenti che riteneva necessari e che si appresta ad esercitare l'azione penale, ossia la richiesta di rinvio a giudizio, a carico dell'indagato. Quest'ultimo, in questa fase, di concerto con il proprio avvocato - nel caso di specie l'avvocato Giorgia Furlanetto di Adria - ha a disposizione un lasso di tempo per chiedere di essere ascoltato, depositare memorie o chiedere altri adempimenti, dopo di che toccherà alla Procura decidere se domandare il rinvio a giudizio o, al contrario, l'archiviazione.

Ecco, quindi, tutti i tagli che gli vengono contestati, ai danni dei velox, proseguono le contestazioni "posti lungo le sedi stradali nei Comuni di Corbola (RO) il 24.12.2023 (persona offesa Comune di Corbola), in Taglio di Po (RO) il 24.12.2023 (persona offesa Comune di Taglio di Po), in Rosolina (RO) il 03.01.2024 (persona offesa Comune di Rosolina), in Bosaro (RO) il 19.05.2023 (persona offesa Comune di Bosaro), in Bosaro (RO) il 19.07.2023 (persona offesa Comune di Bosaro), in Ariano Polesine (persona offesa Comune di Ariano Polesine) il 17/12/24, in Taglio di Po (persona offesa Comune di Taglio di Po) il 29/1/2025".

Come si vede, nell'elenco compaiono anche episodi "nuovi" rispetto a quelli contestati nel corso della prima fase delle indagini, ossia quelli avvenuti a dicembre e gennaio scorso, nei comuni sopraindicati.

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Questo significa che - perlomeno secondo le tesi della Procura - l'indagato, nonostante fosse a conoscenza del procedimento a proprio carico, sarebbe comunque entrato in azione per abbattere altri dispositivi automatici per la rilevazione dela velocità.

L'elenco delle accuse, tuttavia, non è finito qui. Il presunto fleximan è infatti accusato anche, prosegue la nota, "per più reati in ipotesi accusatoria di interruzione di un pubblico servizio di cui agli artt. 110 e 340 c.p. commessi in occasione delle condotte di danneggiamento, con cui era cagionata l’interruzione di un servizio pubblico in relazione alla attività di sorveglianza e repressione di violazioni del codice della strada nei territori di competenza dei comuni in cui erano avvenuti i danneggiamenti degli autovelox; con recidiva".

"Le indagini - riepiloga la nota della Procura - sono state delegate dalla Procura di Rovigo ai Carabinieri di Adria, Nucleo Operativo Radiomobile, che hanno eseguito accertamenti sui luoghi e varchi, nonché altre investigazioni di natura tecnica, riscontri su tabulati e celle, hanno eseguito i decreti di perquisizioni e sequestri emessi dalla Procura, operato acquisizioni di denunce e querele, unitamente ad altra attività di indagine. La Procura della Repubblica di Rovigo ha avviato accertamenti tecnico con le garanzie della difesa sul contenuto di quanto rinvenuto in sede di perquisizioni e sottoposto a sequestro e a completamento delle indagini ha emesso avviso di conclusione indagini preliminari".

C'è, infine, un altro particolare non secondario che emerge, netto, dalla comunicazione della Procura: perlomeno in alcuni casi, Fleximan non avrebbe agito da solo. Un aspetto della sua attività che era già emerso in quei casi nei quali le immagini delle telecamere di sorveglianza avevano consentito di ricavare elementi utili alle indagini.

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