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Scossa As2, Adria dice “stop”

Presa di posizione netta

Scossa As2, Adria dice “stop”

Scossa di terremoto in casa As2. Il Comune di Adria, infatti, ha deciso di sospendere nuovi affidamenti e contratti con la società in attesa di valutazioni. Una piccola bomba, quindi, che viene sganciata sulla società che pochi giorni fa aveva presentato il nuovo direttore, il quale aveva messo fra i suoi obiettivi proprio il rilancio di As2, alle prese con una serie di difficoltà legate al calo degli affidamenti da parte dei Comuni soci. Difficoltà che si sono già riverberate sul bilancio.

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Al momento non sono ancora chiari i motivi della scelta del Comune di Adria, ma pare che i malumori siano anche in diversi altri Comuni soci di As2, (società in house che si occupa di servizi strumentali). Acque agitate che sembrerebbero essere tali anche nel Comune di Rovigo. Ed pure all’interno del centrodestra polesano le posizioni sono in contrasto fra di loro.

Di certo, per ora, c’è il fatto che l’amministrazione comunale di Adria ha messo fra i suoi punti, non ancora comunicati ad As2, quello di sospendere “fino a data da destinarsi” ogni incarico e nuovo affidamento ad AS2. Fra i motivi della scelta di Adria pare ci siano le mancate risposte al Comune, da parte della società, che aveva chiesto una serie di documentazione e dati sugli affidamenti in essere.

Inoltre la modalità dell’assunzione del nuovo dirigente, sulla quale i Comuni soci avevano chiesto più condivisione. “Nessuna polemica pretestuosa - commenta Federico Simoni, vicesindaco di Adria - e tantomeno nessuna avversione nei confronti del dirigente. Il nostro è un ragionamento di metodo. Avevamo chiesto informazioni su alcuni dati e non c’è stata alcuna interlocuzione. Vogliamo fare una serie di valutazioni sui servizi di cui necessita il Comune, alla luce del mercato di riferimento. Restiamo convinti che As2 sia utile e che debba continuare. Ma non possiamo non essere a conoscenza delle scelte che vi si fanno, tanto più in una fase delicata come quella attuale. Si tratta, ribadisco, di una normale valutazione che come amministrazione vogliamo fare, in merito a costi-benefici dei servizi rispetto al mercato. Il tutto per minimizzare i costi.

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