Cerca

eccellenza

Il Porto Viro ringrazia Am7

Altro gol pesante per Marcolin. Delizioso pallonetto e Ambrosiana ko

Il Porto Viro ringrazia Am7

Tre punti sudati, tenuti avvinghiati fino al 95’, difesi anche con le unghie; ma l’importante è che siano arrivati. Altrimenti forse saremmo qui a parlare di altro. Giusto il tempo di riaversi dallo spavento dell’8’, quando Gurini colpisce in pieno la parte bassa della traversa da due passi, che il Porto Viro rasenta di un niente il vantaggio; Marcolin per Andreello che va a botta sicura e trova il piede dell’altro capitano, Bertoldi, che ne respinge la conclusione sulla linea di porta anticipando addirittura il proprio portiere. Che invece deve intervenire più tardi su un tentativo di Marcolin (34’) che, nonostante la resistenza di una maglia rossonera, riesce a girarsi e ad impegnare l’estremo veronese.
Costretto invece a raccogliere il pallone nel sacco, quando Andreello (prova di spessore quella del 10 gialloblù) suggerisce per AM7 che scatta sul filo del fuorigioco approfittando della linea difensiva ospite troppo alta e disattenta, estraendo un pallonetto accompagnato nella sua traiettoria letale dal coro della tifoseria di casa. Ferrari negli spogliatoi ai suoi deve aver fatto capire che così non va, perché è un’Ambrosiana che mostra un altro piglio quella che esce dagli spogliatoi. Fornari, su un tocco maldestro di testa in area ad opera di Mascellani (5’), la mette di poco a lato ma è molto più clamorosa l’occasione che capita a Gurini, al 16’; punizione di Bertoldi e il 7 (colpevolmente lasciato solo) ha il tempo di provarci di testa però senza metterci la potenza che ci servirebbe, con Passarella che fortunatamente si ritrova la sfera fra i guantoni. Nel frattempo Andreolla deve sostituire un Tiengo all’ennesimo infortunio (sostituito dal nerboruto Fidelfatti), mentre la rovesciata di Andreello (applaudito convintamente al momento della sostituzione) fa sobbalzare dai seggiolini perché regala l’illusione del raddoppio (26’). Per un finale thriller. Marcolin infatti si fa ipnotizzare da Bragantini in contropiede (45’) fallendo una rete che sembrava già fatta, mentre il tifo gialloblù trattiene il fiato al 49’ sulla bordata di Ciuffo in un’area più affollata della tangenziale di Mestre con palla respinta, prima che arrivi dalle parti di Passarella. E torna a respirare sul trillo finale del laziale L’Erario.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400