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PORTO TOLLE

Omaggio al “geometra archivio”

Familiari, amici ed ex colleghi riuniti per la cerimonia. “Ha fatto tanto per questa comunità”

Omaggio al “geometra archivio”

Familiari, amici ed ex colleghi riuniti per la cerimonia. “Ha fatto tanto per questa comunità”

La comunità di Porto Tolle ricorda il geometra Ugo Giorgio Veronese. La cerimonia ieri mattina in municipio dove l’amministrazione ha anche inaugurato una targa commemorativa in suo onore alla presenza di molti ex colleghi dipendenti comunali, amici e familiari. “Giorgio è stato un grande esempio di professionalità e la presenza di numerose persone questa mattina testimonia l’affetto che è stato capace di suscitare nella sua vita - le parole del sindaco Roberto Pizzoli - è stato punto di riferimento umano e professionale”.

Nato a Donzella il 7 aprile 1946, dal secondo matrimonio di Luigi, detto “Biso Oca”, e Carlotta, il geometra Veronese è ricordato come “l’archivio vivente” del Comune di Porto Tolle, per il quale ha prestato servizio con passione, impegno e spirito di collaborazione per oltre trent’anni. Ugo Giorgio era il primo di quattro fratelli, cresciuto in una famiglia di sani principi, ha saputo trasmetterli ai propri figli. Appassionato di disegno tecnico, ha conseguito il diploma di geometra studiando di sera, perché durante il giorno lavorava come operaio-manovale in un’impresa edile.

Più tardi, nel 1974, è entrato nel settore tecnico dell’amministrazione comunale. Nello stesso anno, ha sposato Nilla Beltrame. Dal loro matrimonio sono nati Emiliano e Piergiorgio. Per consentire ai figli di studiare, Giorgio e Nilla hanno sempre lavorato duro. Lui arrotondava con collaborazioni tecniche, lei faceva riparazioni di piccola sartoria.

Appassionato di escursioni in montagna, viaggi al mare e di lettura di romanzi, il Geometra Veronese in gioventù ebbe anche un passato nella politica, nel partito socialista.

Tifoso moderato dell’Inter di Helenio Herrera, era molto orgoglioso del fratello Ottorino, che aveva giocato in porta nelle giovanili dell’Inter negli anni Sessanta. Ma tutte, o quasi, le domeniche andava allo stadio di Porto Tolle per seguire il suo Delta. Spentosi a seguito di una lunga malattia il 23 luglio 2024, l’amministrazione e la famiglia hanno deciso di imprimere la sua memoria sui muri del municipio.

“A nome dalla mia famiglia esprimo orgoglio e riconoscenza all’amministrazione comunale per questa targa - ha affermato il figlio Emiliano Veronese - per mio padre il paese era la sua famiglia allargata, è sempre stato guidato da spirito di servizio e bontà d’animo. L’idea della targa è nata a ottobre dell’anno scorso, abbiamo voluto dare eterna memoria ad una persona che ha fatto tanto per questo territorio e che è stato di ispirazione per molte persone”.

Sono infine intervenuti Toni Vallati, Claudio Modena e l’architetto Sandro Santin per ricordare tre episodi della vita dell’amico Veronese.


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