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AstroTommys, sfida all’inquinamento

AstroTommys con il suo team lancerà una sonda per la misurazione delle sostanze in quota

AstroTommys, sfida all’inquinamento

AstroTommys con il suo team lancerà una sonda per la misurazione delle sostanze in quota

Un portovirese sempre più in “rampa di lancio”. Ormai una piccola stella nel mondo astronomico non solo regionale, Tommaso Schiesaro, noto sui social come AstroTommys, è entrato stabilmente a far parte della squadra dei “Veneto creators”, il gruppo di “content creator”, ovvero persone che realizzano contenuti per i social, selezionato della Regione Veneto per promuovere la regione attraverso i social. E il 2 aprile è stato a Bruxelles, a “Casa Veneto” l’ufficio di rappresentanza europeo dell’amministrazione regionale, per la presentazione di Space Meetings Veneto, terza edizione della conferenza internazionale e allo stesso tempo business meeting sull’industria spaziale, che si terrà dal 20 al 22 maggio a Venezia, e di VeneTo Stars, una challenge per giovani innovatori europei, che incoraggia la nascita di progetti basati sull'utilizzo dei dati spaziali, che darà i propri frutti nella medesima occasione.

“E’ stato un viaggio davvero stupendo, ho provato per la prima volta un volo di linea e ho battuto il record di distanza da casa”, commenta lui, che nonostante abbia già progetti “stellari” è comunque un ragazzo di 18 anni appena compiuti e frequenta la quarta liceo allo scientifico Galilei di Adria. Ma la sua strada sembra tracciata. Come è apparso chiaro anche quando a febbraio è stato ospite dell’Enaip di Porto Viro, incontrando i “colleghi” del settore meccanico, accompagnati dai formatori Alberto Duò e Pierluigi Gasparetto, e incantando tutti spiegando i suoi progetti.

Intanto, il suo team di “ragazzini geniali con la testa in cielo”, Ats Sciences Corporation, con il quale ha già progettato e lanciato, a Loreo, la sonda meteo Eolo, nell’ambito del programma SondeInVeneto, in collaborazione con Meteo in Veneto, “si sta strutturando come associazione - spiega - stiamo lavorando a uno statuto e all’atto costitutivo per diventare associazione riconosciuto e questo ci occupa un sacco di tempo, perché la burocrazia ha tempi lenti”.

Ma Tommaso e il suo gruppo corrono veloci, più veloci dell’immaginazione e già sono pronti al nuovo progetto. Un progetto che, visto anche il problema dell’inquinamento atmosferico che affligge la pianura padana, una delle aree più problematiche a livello europeo, può sicuramente contribuire a fornire dati utili per analisi e programmi d’intervento: “Il 22 aprile, nell’ambito della Fiera dell’innovazione a Sovramonte, in provincia di Belluno, oltre a laboratori per i bambini e incontri e conferenze, in collaborazione con Smas Aps, lanceremo un pallone stratosferico con un volo vincolato, legato a una corda, per sollevare una sonda in grado di misurare inquinanti e dati atmosferici in quota. Un dispositivo, che ‘ciuccia’ e analizza l’aria, progettato e costruito noi, che permette la ricerca su dati diversi rispetto a quelli misurati a terra da Arpav, perché crediamo che il futuro sia proprio capire come si muove l’inquinamento dalle zone industrializzate alla campagna, non sono come varia nei centri urbani, ma anche in quota in base alle condizioni meteorologiche. Possiamo lanciarla a quote diverse, con sonde, razzi, droni o aquiloni, e vedere i vari livelli di inquinanti. Io e gli altri ragazzi del team ci lavoriamo da un annetto e mezzo”.

La speranza? “Quando saremo un’associazione riconosciuta ci piacerebbe far viaggiare questo pseudosatellite in modo da riuscire ad avere un campionamento dell’aria esteso e con dati nuovi”.

Un grande progetto per un grande obiettivo. Accanto al quale, resta sempre il progetto SondeInVeneto: “Quest’estate faremo cinque o sei lanci. Nell’arco del periodo fra maggio e settembre, lanceremo sonde sempre con Meteo in Veneto, ma non come l’anno scorso con un lancio prestabilito: questa volta avremo un preavviso di 24 o massimo 48 ore, per lanciare quando si verificheranno particolari condizioni atmosferiche da analizzare. Per capire l’entità delle perturbazioni in arrivo.”

Sfide su sfide per un ragazzo che ha le idee chiare. “Meteorologia o astronomia? Belle, sì, ma a me piace l’ingegneria applicata. Mi iscriverò a Padova a Ingegneria aerospaziale.”


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