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POLITICA

Congresso della Lega, Veneto punta sull'autonomia

Zaia e Stefani a Firenze, Salvini acclamato segretario

Il congresso della Lega: tra autonomia e identità, il Veneto si ricompatta

Nella suggestiva cornice della Fortezza Da Basso di Firenze, il congresso federale della Lega ha visto emergere con forza la voce del Veneto, incarnata dal governatore Luca Zaia e dal vice federale Alberto Stefani. In un clima di apparente coesione, il tema dell'autonomia è stato il filo conduttore di interventi che hanno messo in luce le sfide e le aspettative del movimento.


Matteo Salvini, leader della Lega, acclamato segretario federale, ha sottolineato la solidità del governo, definendo il partito come il "collante della maggioranza". Tuttavia, è stato Luca Zaia a lanciare un messaggio chiaro e diretto: il sostegno al segretario è condizionato dall'impegno concreto verso l'autonomia. "La fedeltà è dei cani, noi siamo leali", ha dichiarato Zaia, ribadendo che l'autonomia e le riforme sono promesse fatte ai cittadini e che devono essere mantenute.


Alberto Stefani, segretario regionale e vice federale, ha ribadito l'importanza dell'identità come elemento vitale del movimento. Nel suo intervento, ha ringraziato il ministro Calderoli per il suo impegno e ha esortato i presenti a "riarmarsi di coraggio", sottolineando la necessità di unire le forze per affrontare le sfide future.


Il ministro Calderoli ha illustrato i progressi sul fronte del federalismo fiscale, annunciando che la settimana successiva il Consiglio dei ministri discuterà la fiscalità di Comuni, Province e Regioni. Calderoli ha anche ipotizzato la creazione di una macro regione, un'idea che ha suscitato applausi tra i presenti.



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