Barista presa a pugni in faccia

Venerdì scorso, nel cuore del quartiere Mortise, a Padova, un episodio di violenza ha scosso la comunità locale. Giada, una barista del noto bar Eden, è stata aggredita da un cliente molesto. Il tentativo di calmare l'uomo, che stava disturbando la quiete del locale, si è trasformato in un incubo quando il cliente ha reagito con un pugno al viso della donna. L'episodio ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza della zona, già percepita come difficile da molti residenti.

Dopo l'aggressione, l'arrivo tempestivo di un'ambulanza e di una Volante della polizia ha riportato la calma. Tuttavia, l'incidente ha lasciato un segno profondo nella comunità. Giada, ancora scossa dall'accaduto, ha dichiarato: "Qui la zona è diventata difficile, valuteremo di cercare un posto altrove". Le sue parole riflettono un sentimento diffuso tra i commercianti e i residenti del quartiere, che chiedono maggiore sicurezza e interventi concreti per migliorare la vivibilità della zona.

L'aggressione a Giada non è un caso isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio di disagio e insicurezza che affligge Mortise. Gli episodi di violenza e disturbo della quiete pubblica sono diventati sempre più frequenti, spingendo molti a chiedere un intervento deciso da parte delle autorità locali. La sicurezza dei cittadini e dei lavoratori deve essere una priorità, e il caso di Giada è un chiaro segnale che non può essere ignorato.