VOCE
rovigo
07.04.2025 - 08:58
Pensioni più basse e popolazione che diminuisce. E’ la condizione del Polesine. In Polesine, e a Rovigo, si è sempre di meno. A rivelarlo sono i dati dell’aggiornamento della popolazione di Istat. Nel corso del 2024, infatti, la provincia di Rovigo ha perso altri 400 abitanti e il capoluogo è sceso sotto la soglia dei 50 mila, arrancando alla cifra di 49.976. Persi, di fatto, 114 residenti; un calo che riapre una ferita presente e sanguinante, se si si pensa che, nel 2017, Rovigo contava ben 51.149 abitanti.
Coinvolgendo gran parte del territorio, il calo, tuttavia, lascia spazio a una ripresa: Adria risale di 257 residenti e Calto detiene il podio di comune rimasto “illeso” dal trend. Porto Tolle perde 159 residenti nel giro di un’annualità.
La cartografia della popolazione polesana, a macchia di leopardo intaccata dal calo (seppur non raggiunga i livelli di quello targato 2023, rimane comunque indicativo) non lascia indifferenti i rodigini. Per la città capoluogo, evidenziano alcune strategie utili per almeno cercare di contrastare il fenomeno nazionale. Tra i primi complici della scivolata demografica, senza dubbio la bassa natalità, unita alle poche possibilità di crescita per la fascia giovanile. “Mancano sicuramente più centri di aggraziane per i ragazzi, per socializzare insieme e anche degli aiuti alle famiglie per far sì che restino più concentrate nella zona” dice Gaia.
“La tendenza è generale. A Rovigo, il tessuto, sotto il profilo economico-sociale, è più fragile di altre realtà italiane - commenta Franco - per cui, implementare un intervento sul sociale potrebbe essere auspicabile. Anche se non risolutivo, potrebbe comunque aiutare”.
Guardando ai vari fattori causa dell’andamento in negativo, Maria Lodovica aggiunge: “Secondo me bisognerebbe investire maggiormente nei servizi alle famiglie: asili nido, scuole elementari, sarebbero fondamentali per dare una mano a quei genitori che lavorano entrambi. Naturalmente, unito a questo, bisognerebbe a livello economico aiutare le fasce deboli in modo che possano avere la possibilità di avere e progettare un futuro in zona”. Ma, tra le tante proposte, per Paolo, nonostante tutto, Rovigo ha e può aver un piede giusto per rimontare: “Si potrebbe innanzitutto centralizzare le attività dalla periferia al centro città. Le attività ci sono, sono in crescita”. Conclude: “Sono ottimista: vedo una città che offre delle possibilità. La centralizzazione secondo me è fondamentale”.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE