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Comune, lotta alla processionaria

L’amministrazione comunale ha programmato interventi mirati a prevenire l’annidarsi di questi animali

Comune, lotta alla processionaria

Torna la lotta alla processionaria sul territorio comunale di Lendinara. La processionaria del pino è infatti un insetto altamente distruttivo per le pinete, ma pericoloso anche per gli animali e per l’uomo quando è nella forma di larva, per la sua peluria urticante.

In particolare i bambini quando giocano o gli animali che annusano in giro potrebbero accidentalmente venire a contatto con l’animale e dover affrontare reazioni allergiche e problemi respiratori. L’amministrazione comunale, come precisa l’ordinanza del sindaco Francesca Zeggio, ha già proceduto con i controlli per la parte pubblica o di proprietà comunale, con interventi mirati a prevenire l’annidarsi di questi animali fastidiosi.

Sta ora ai cittadini collaborare per fare fronte al problema, e per questo “tutti i proprietari di aree verdi e gli amministratori dei condomini che hanno in gestione aree verdi sul territorio comunale sono tenuti a effettuare entro il mese di giugno 2025 accurate ispezioni sugli alberi - in particolare sui pini - all’interno delle proprie aree private. In caso di riscontro della presenza di nidi, si dovrà procedere all’immediata rimozione rivolgendosi a ditte specializzate, con interventi a propria cura e spese”.

"Le processionarie formano grosse matasse simili alla seta e di colore bianco grigio, generalmente sui rami più alti ed esterni degli alberi. In questo caso i proprietari dovranno intervenire a proprie spese, incaricando una ditta specializzata a provvedere al taglio e alla rimozione dei rami infestati degli alberi interessati, che, precisa ulteriormente l’ordinanza, non dovranno essere inseriti nella raccolta differenziata o nei cestini per la raccolta dei rifiuti ma bruciati, avendo cura di operare con la massima cautela per evitare il contatto con i peli urticanti delle larve. Non è possibile infatti depositare rami con nidi di processionaria nel territorio e di immetterli nel circuito della raccolta dei rifiuti, sia essa a domicilio che presso l’ecocentro Comunale, nonché nei cestini porta rifiuti presenti sul territorio comunale”.

Il mancato rispetto dell’ordinanza comporterà l’applicazione di sanzioni amministrative fino a 500 euro, oltre alla possibilità per il Comune di intervenire d’ufficio, con addebito delle relative spese ai proprietari inadempienti.

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