VOCE
rovigo
09.04.2025 - 06:39
Il rogito verrà definito nel giro di qualche mese, forse entro l’estate, al massimo entro la fine del 2025. Ma ormai la decisione è presa: la sede della Guardia di finanza di Rovigo troverà presto casa nella ex sede della Banca d’Italia in via Domenico Piva (a pochi metri da viale Della pace). Dopo tanti anni, e diverse opzioni valutate, ma poi scartate, quindi il comando polesano delle Fiamme gialle si trasferirà, entro pochi anni, in un nuovo stabile più funzionale e in grado di offrire spazi e servizi più adeguati rispetto all’attuale sede in via Badaloni.
La firma, come detto, per il via libera definitivo non avverrà prima di qualche mese, ma la strada è ormai tracciata, e lo dimostra anche il plastico della vecchia sede della Banca d’Italia, che campeggia all’ingresso dell’attuale comando della Finanza. Ad acquistare l’immobile abbandonato da parecchi anni sarà l’Agenzia per il demanio, che poi lo darà in concessione-uso al corpo della Guardia di finanza. Dopo il rogito serviranno gli ultimi adempimenti formali, la fase finale della progettazione e l’appalto dei lavori di adeguamento che potrebbero durare dai due ai tre anni. Uno studio preliminare per l’adeguamento dello stabile era già stato definito nei mesi scorsi.
In via Piva si trasferiranno il comando provinciale della Guardia di finanza, e tutti i reparti e le sezioni che attualmente sono insediati nella sede principale di via Badaloni e in quella di Borsea. La futura casa delle Fiamme gialle è uno stabile imponente, oltre 1500 metri quadrati distribuiti su vari piani. C’è anche un parcheggio interrato. All’interno troveranno collocazione gli uffici, per un centinaio di uomini, un area per le residenze del personale, e poi tutti i servizi collegati all’attività della Guardia di finanza. Il costo dell’operazione si aggira su alcuni milioni di euro.
Sembra stia per terminare, quindi, una lunga, ed annosa, ricerca per una nuova sede della Guardia di finanza. Negli anni passati erano state esplorate varie ipotesi. Si era parlato dell’area della ex caserma Silvestri, in via Gattinara. Prima ancora si era affacciata l’ipotesi dello stabile della vecchia questura in vicolo Donatoni. Un paio di anni fa era stato fatto un sondaggio per un’area del palazzo attualmente in fase di ristrutturazione, dell’ex ospedale Maddalena. In contemporanea si era iniziato a ragionare sulla sede della ex Banca d’Italia, che in un primo momento era sembrata poco adatta, salvo poi appurarne, con una verifica più approfondita, l’idoneità. Ed ora non manca che il rogito e poi il via ai lavori per la sistemazione dell’edificio, una diversa suddivisione degli spazi interni, il cablaggio.
Con l’arrivo delle Fiamme gialle in via Piva potrebbe (il condizionale va usato fino al rogito) presto sparire uno dei grandi vuoti urbani della città, edifici chiusi da tempo ed in cerca di una nuova vita. L’edificio della ex banca d’Italia, infatti, in più occasioni era stato tirato in ballo per nuovi utilizzi, fra questi anche la nuova sede del tribunale di Rovigo. L’immobile è chiuso da oltre 15 anni, nel 2013 era stato inserito nell’elenco delle alienazioni dalla Banca d’Italia.
Attualmente è articolato in 19 unità immobiliari: 7 unità immobiliari sono a destinazione d’uso residenziale, 1 unità è la cabina elettrica, 1 unità era il dopolavoro aziendale, 8 unità immobiliari erano a destinazione magazzini e locali di deposito, una unità immobiliare a destinazione d’uso istituto di credito e 1 unità immobiliare ad autorimessa. Un edificio di 9 piani complessivi (due interrati), alto oltre 26 metri, costruito nel 1991 e con una vasta area scoperta. Ed ora si prepara una nuova vita.
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