Cerca

rovigo

Per chi ha dato la vita

La festa della Polizia è iniziata con un toccante momento dedicato a chi è caduto in serizio

"Qui a Rovigo non siamo, purtroppo secondi a nessuno". Una constatazione amara e nello stesso tempo venata d'orgoglio e riconoscenza, quella con la quale il questore di Rovigo Eugenio Vomiero ha parlato dei nostri poliziotti caduti in servizio, nella toccante cerimonia che ha aperto le celebrazioni per il  173esimo Anniversario della Fondazione della Polizia.

Tre i nomi, in particolare, che sono stati scanditi sul piazzale della questura, di fronte al monumento dedicato a chi ha pagato il prezzo più alto: quello di Samuele Donatoni, rodigino, ispettore dei Nocs, caduto a 32 anni, nel 1997 a Riofreddo, in provincia di Roma, durante un tentativo di blitz per liberare l'industriale Giuseppe Soffiantini, sequestrato; quello di Ilaria Maria Leandri, caduta in servizio nell’anno 1997, alla giovane età di 27 anni, agente scelto della stradale, investita e uccisa mentre rilevava un incidente e soccorreva le persone coinvolte; e quello di Umberto Barbierato, poliziotto di San Martino di Venezze, ucciso alla fine del secondo conflitto mondiale, infoibato per il semplice fatto di essere italiano e di vestire la divisa.

Per approfondire leggi anche:

Accanto a sé, il questore ha voluto anche i familiari dei tre poliziotti caduti. Un momento intenso, con le note del Silenzio che hanno accompagnato la deposizione della corona al monumento dei caduti, seguito dall'omaggio delle massime autorità.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400