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lupi in veneto

23 predazioni da inizio anno

Nel cuore della provincia Veronese

Lupi: "Le predazioni si combattono soprattutto con la prevenzione"

Nel cuore del Veronese, la presenza dei lupi sta diventando un tema sempre più dibattuto. Con almeno 23 predazioni registrate dall'inizio dell'anno fino al 5 aprile, la questione della convivenza tra uomo e lupo si fa sempre più pressante. Gli esperti sottolineano l'importanza di una gestione oculata dei rifiuti per evitare che questi animali selvatici diventino abitudinari, come evidenziato da Damiano Cappellari, comandante della Polizia Provinciale.

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I lupi, un tempo quasi scomparsi, stanno tornando a popolare le montagne e le pianure del Veronese. Le immagini di questi animali, spesso condivise sui social, testimoniano una presenza che non passa inosservata. Tuttavia, i numeri riportati dai cittadini, come i presunti 20 lupi sul Monte Baldo, sono spesso esagerati rispetto alla realtà accertata di un solo branco autoctono. Il monitoraggio in corso da parte della Regione Veneto sarà cruciale per ottenere dati più precisi e per pianificare eventuali azioni di contenimento, in attesa di un possibile declassamento della specie a livello europeo.

Le 23 predazioni registrate quest'anno sono un dato che, sebbene non allarmante, richiede attenzione, soprattutto con l'arrivo dei mesi dell'alpeggio. La ricerca condotta da Cecilia di Bernardi e Luigi Boitani, pubblicata su Plos Sustainability and Transformation, evidenzia come la popolazione di lupi in Europa sia cresciuta da 12.000 a 21.500 esemplari in dieci anni. Nonostante l'incidenza delle predazioni sul bestiame domestico sia minima, i lupi svolgono un ruolo importante nel contenimento della fauna selvatica, contribuendo alla biodiversità.

Il possibile cambiamento dello status di protezione del lupo non comporterà una rivoluzione, ma trasferirà alle Regioni le competenze in materia di contenimento, sempre sotto la supervisione dell'Ispra. Nel Veneto, alcuni lupi sono già considerati "problematici", ma ogni azione dovrà essere attentamente valutata. Cappellari sottolinea l'importanza di seguire le linee guida regionali per evitare comportamenti che possano attirare i lupi nei centri abitati. La gestione dei rifiuti e delle placente sui pascoli è fondamentale per non creare abitudini pericolose.


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