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Giacon in campo: “Corro anche io”

I candidati sindaco salgono a quattro. L’attuale vicesindaco: “Nessuno parla di programmi”

Giacon in campo: “Corro anche io”

L’aveva già preannunciato mesi fa: “Io ci sarò”. Ancora non era chiaro, però, in che ruolo. Ora il vicesindaco Thomas Giacon, sindaco facente funzione dal 23 ottobre, dopo che il consiglio comunale ha votato la decadenza del sindaco eletto Valeria Mantovan, nel frattempo nominata assessore regionale, rompe gli indugi e annuncia: “Mi candido sindaco con una lista tutta mia, alla faccia dei veti dei partiti e dei giochetti della vecchia politica. Perché non ci sto a questo modo di considerare l’amministrazione della città: Porto Viro non è un giocattolo, è il terzo Comune del Polesine”.

Dopo Mario Mantovan e Armida Panizzo che hanno già formalizzato la propria candidatura, si tratta, dunque, del terzo candidato, con il quarto che sarà ufficializzato lunedì. Una corsa a quattro, dunque.

Giacon è stato in pratica “ostracizzato” dal gioco dei veti incrociati dei partiti del centrodestra che hanno ritrovato l’unità attorno alla figura del candidato sindaco espresso da FdI, il presidente del consiglio Stefano Permunian, brigadiere dei carabinieri, anche se Forza Italia sembrerebbe aver chiesto un posto in più in giunta in virtù della rinnovata unità e dell’ingresso nella nuova coalizione. Intanto, lunedì alle 13.30, in biblioteca è convocata la conferenza di presentazione del candidato sindaco per il centrodestra unito.

“Quello che mi fa pensare - rimarca Giacon - è che nessuno parla di programmi. Si parla di sicurezza, ma è tutto strumentale. E non si parla delle grandi opere che abbiamo avviato e che hanno avuto un impulso proprio negli ultimi mesi. L’unica cosa alla quale i partiti pensano sono le poltrone, chi accontentare e chi tagliare fuori. Io credo di avere dell’esperienza amministrativa che ho messo al servizio della città e che può essere ancora utile per portare avanti i grandi progetti e per far crescere ancora la nostra città, che deve pensare in grande ed avere un ruolo di traino di tutto il Delta, delle aree interne, del parco e dell’economia non solo bassopolesana ma di tutta la provincia. La domanda è perché mi vogliono fare fuori? E perché dovrei star fuori proprio io che sto guidando questo Comune, e credo che i risultati di questi mesi siano eloquenti”.

Poi, Giacon spiega: “Mi candido con una lista senza simboli di partito, trasversale e variegata, con due tre figure già con esperienza e persone che si stanno avvicinando alla politica, giovani e imprenditori, e questa è la cosa positiva perché difficilmente gli imprenditori si mettono in gioco. Poi, si vota il 25 maggio, come nel 2014, quando ho vinto”. Infine, lancia una proposta agli altri candidati: “Facciamo subito un confronto pubblico in Sala Eracle o in piazza, con domande aperte e confrontiamoci sui temi concreti e non sugli slogan e mostriamo chi ha le carte in regola per guidare Porto Viro”.

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