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L’INIZIATIVA

I fiumi cullano il turismo slow

L'assessore regionale Caner sarà a Fratta per la giornata regionale dedicata al turismo fluviale

I fiumi cullano il turismo slow

Laura Cestari, prima firmataria della legge regionale sul turismo fluviale

ROVIGO - Si salperà domenica 13 aprile alle 9 da Trecenta su un’imbarcazione lungo il Po, si arriverà a Fratta Polesine dove ci sarà l’assessore regionale al Turismo Federico Caner per il taglio del nastro della Giornata regionale del Turismo Fluviale. Qui con le biciclette si raggiungerà villa Badoera per ascoltare l’inno al turismo fluviale realizzato per l’occasione dal conservatorio Venezze di Rovigo. Tappa successiva Pincara, con un buffet per ristorarsi. E poi si raggiungerà Adria, tutto attraverso il Canalbianco. E’ il programma polesano della giornata regionale del turismo fluviale voluto dalla Regione Veneto e promosso dalla consigliere regionale Laura Cestari, prima firmataria della legge che riguarda proprio la valorizzazione dei fiumi del Veneto della promozione turistica e della riqualificazione degli attracchi, per la quale il Veneto nei prossimi due anni investirà 100mila euro all’anno per progetti turistici e 250mila euro per riqualificazione di ponti, attracchi e ormeggi.

Da buona cittadina rivierasca, Cestari, vissuta sempre a Ficarolo, sulle sponde del Po, non poteva non spingere nella direzione del turismo fluviale: “E’ stata una legge molto studiata con le realtà del settore, mi riferisco ad Assonautica, alle Pro Loco, all’Unione navigazione italiana, che unisce due assessorati regionali e ovviamente ne vado molto orgogliosa, spero che la rifinanzino. Non solo per il Polesine immerso tra i fiumi Po, Adige ma anche il Fissero Tartaro Canalbianco, ma per tanti territori regionali anche essi immersi tra i fiumi, come il Sile, il Brenta, il Piave, il Dese”.

Saranno 16 le tappe della prima Giornata regionale del turismo fluviale alla scoperta degli angoli più suggestivi del Veneto e Cestari invita a cogliere l’occasione di fare un tour lungo i fiumi veneti gratuitamente: “Basta collegarsi al sito della Regione Veneto e ci sono tutti i contatti. Ancora c’è qualche posto libero”.

L’obiettivo è sviluppare un turismo slow che ancora non ha preso piede nella maniera adeguata in Veneto, nonostante le grandi potenzialità. “I paesi del Nord Europa ci sono arrivati molto prima di noi - spiega ai microfoni di Delta Radio Cestari - Noi siamo arrivati un po' dopo ma ci siamo arrivati. E’ vero che già vediamo persone sugli argini che usano il kayak, la canoa ma l'idea è quella di mettere in rete tutte queste realtà per creare un'attività che sia quasi un biglietto da visita per il nostro territorio ed è un po' il senso di quello che avverrà in questa domenica”.

La speranza della consigliere regionale è quella che la legge venga rifinanziata per dare ulteriore slancio al settore del turismo fluviale. “Intanto ci saranno a disposizione di progetti 250mila euro di risorse per due esercizi, dunque un totale di 500mila euro per gli anni 2025 e 2026 riservati a progetti di manutenzione infrastrutturale per i paesi rivieraschi. Nel 2025 questi fondi sono stati destinati al Polesine perché erano davvero degli ottimi progetti tra Fratta Polesine, Ariano e Porto Tolle. Per il prossimo anno ci sarà un tavolo e una gara vera e propria per destinare queste risorse ai comuni veneti che abbiano progetti validi. Che esperienza regala la navigazione fluviale? Alla consigliere Cestari brillano gli occhi e si emoziona. “Dal fiume Po, che mi ha cresciuta e da Ficarolo dove sono tornata dopo tre anni in Catalunya, io torno per trovare meraviglia e tanta serenità. Impagabile”.

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