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RELIGIONE

Stop abusi sulle offerte delle messe

Il decreto del Dicastero per il Clero, approvato dal Papa, introduce più trasparenza e chiarezza

Nuove regole per le offerte delle messe: trasparenza e chiarezza dal Vaticano

Il nuovo decreto del Dicastero per il Clero, approvato dal Papa, è destinato a entrare in vigore la Domenica di Pasqua. Un cambiamento significativo che mira a portare maggiore trasparenza e chiarezza nelle pratiche legate alle offerte per le celebrazioni religiose.

Il decreto stabilisce nuove regole per le offerte al sacerdote per la celebrazione delle messe secondo intenzioni particolari, come il suffragio di parenti e amici defunti, e per i sacramenti, dal matrimonio al battesimo, fino alla comunione. L'obiettivo è quello di eliminare pratiche abusive che si sono verificate in vari luoghi, garantendo che le offerte siano gestite in modo chiaro e trasparente.


Il documento sottolinea l'importanza di seguire le disposizioni del canone 848 del Codice di Diritto Canonico, che stabilisce che il ministro non deve chiedere nulla oltre alle offerte determinate dalla competente autorità per l'amministrazione dei sacramenti. L'offerta, quindi, dovrebbe essere a discrezione dei fedeli, evitando che i più bisognosi siano privati dell'aiuto dei sacramenti a causa della povertà. "La Chiesa non è una dogana, è la casa paterna dove c'è posto per ciascuno con la sua vita faticosa", si legge nel documento.


Una delle novità più rilevanti riguarda la possibilità di raccogliere più offerte per un'unica celebrazione della messa, a condizione che i donatori siano stati informati e abbiano espresso il loro consenso esplicito. Tuttavia, questa pratica non deve diventare quotidiana, per mantenere il carattere di eccezionalità. Il decreto specifica che, in assenza di consenso esplicito, si presume che non sia stata data l'autorizzazione.


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