Cerca

VENETO

Suoni e culture incantano la Regione: via al Festival

La musica come filo d'oro che unisce generazioni e territori

La musica come filo d'oro che unisce generazioni e territori

Il Festival Internazionale di Musica del Veneto 2025, presentato il 14 aprile a Palazzo Ferro-Fini a Venezia, promette di fare proprio questo. Con un programma che spazia dalla lirica al jazz, dalla sinfonica alla musica da film, l'evento si propone come un inno all'ascolto e alla condivisione, in un'epoca segnata da distrazioni e frenesia.

"La musica, più di ogni altra espressione artistica, ci ricorda che siamo prima di tutto esseri capaci di sentire", ha dichiarato il Presidente del Consiglio regionale del Veneto durante la conferenza stampa. Il Maestro Alberto De, ideatore del festival, ha voluto portare la grande musica nei luoghi più inaspettati: piazze, ville e santuari del Veneto. L'obiettivo è chiaro: avvicinare la cultura alle persone, toccando le corde dell'anima anche di chi non si considera un esperto.


L'edizione di quest'anno offre un viaggio musicale che attraversa diversi generi, omaggiando grandi compositori e la canzone italiana. È una scelta coraggiosa, ma in linea con lo spirito del Veneto, una regione che ha dato i natali a musicisti come Albinoni, Vivaldi e Salieri. Le amministrazioni comunali, rappresentate da sindaci e delegati, hanno aderito con entusiasmo, dimostrando come la cultura possa diventare una leva di valorizzazione per tutte le realtà locali.


In tempi segnati da guerre e instabilità, la musica rappresenta una via di riconciliazione tra l'uomo e il mondo. "La musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c’è fuori", citava Claudio Abbado, e mai come oggi queste parole risuonano vere. Il festival non è solo un evento culturale, ma un'occasione per riscoprire il valore dell'ascolto e della condivisione.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400