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Condanna per Vittorio Sgarbi

La Cassazione conferma la diffamazione

Vittorio Sgarbi arriva al Teatro Ballarin

La vicenda giudiziaria che ha coinvolto il noto critico d'arte Vittorio Sgarbi e il sindaco di Due Carrare, Davide Moro, si è conclusa. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso presentato da Sgarbi, confermando la condanna per diffamazione emessa dalla Corte d'Appello di Caltanissetta. Il caso risale al 2017, quando Sgarbi, attraverso dichiarazioni pubbliche, avrebbe offeso il sindaco Moro in merito al progetto di costruzione di un centro commerciale vicino al Castello del Catajo.

Durante una trasmissione radiofonica e su alcuni quotidiani, Sgarbi avrebbe, secondo la querela, usato espressioni colorite, definendo il sindaco "una zucca vuota" e pronunciando altre frasi offensive. Queste dichiarazioni avevano portato Moro a presentare una querela per diffamazione, avviando un procedimento legale che si è protratto per otto anni.

Il Tribunale di Enna, nel dicembre 2023, aveva emesso una prima condanna, imponendo a Sgarbi una multa di 9.000 euro. Successivamente, la Corte d'Appello di Caltanissetta, nel settembre 2024, aveva confermato la colpevolezza del critico, riducendo la sanzione a circa 3.600 euro, riconoscendo però l'aggravante della recidività. La Cassazione ha ora dichiarato inammissibile il ricorso di Sgarbi, chiudendo definitivamente il caso.

Davide Moro ha accolto con soddisfazione la sentenza. "Si chiude una vicenda durata otto anni, che era arrivata a un passo dall’archiviazione", ha commentato.

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