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Mano pesante con gli ecovandali

La lotta è in atto grazie all’utilizzo delle fototrappole che beccano chi abbandona i rifiuti

Mano pesante con gli ecovandali

I sette Comuni della Polizia locale associata “Medio Polesine” sono in azione per il contrasto agli illeciti ambientali. Un’importante iniziativa di controllo che sta prendendo sempre più vigore grazie al lavoro sinergico tra il Comando di Polizia locale e i Comuni di Polesella, Arquà Polesine, Crespino, Gavello, Guarda Veneta, Pontecchio Polesine e Villanova Marchesana, intenzionati a prevenire e reprimere il deturpamento degli spazi pubblici, della natura e degli ecosistemi attraverso l’utilizzo sistematico delle eco-fototrappole, tecnologie in grado di monitorare e documentare comportamenti scorretti e dannosi per l’ambiente.

“Si tratta di dispositivi discreti ma efficaci perché, nascosti nei punti sensibili del territorio, permettono di individuare e sanzionare i responsabili dell’abbandono di rifiuti, di atti di inquinamento o di deturpamento di aree pubbliche - spiega l’assessore alla Polizia locale di Polesella Gianluca Marangoni - Sono strumenti che non hanno solo una finalità repressiva, ma anche un valore deterrente rilevante: sapere di essere potenzialmente sorvegliati può portare molti cittadini a riflettere sulle proprie azioni irresponsabili e a rinunciare a gesti incivili”.

Una stretta che i Comuni associati hanno deciso di porre in essere per arginare comportamenti di spregio non solo nei confronti dell’ambiente, ma verso tutta la popolazione. “E’ indubbio che l’abbandono di rifiuti, l’inquinamento delle acque, gli incendi, anche colposi, perché ad esempio causati dal getto di mozziconi di sigaretta accesa e, in generale, il danneggiamento dei luoghi pubblici, rischiano di compromettere sia la salubrità del nostro territorio sia la salute dei cittadini ed il decoro dei paesi", continua Marangoni.

"E proprio per questo, anche come monito a coloro che negli anni hanno perpetrato queste vili azioni, il Parlamento ha approvato nel 2023 alcune modifiche al codice dell’ambiente, sancendo che l’abbandono di rifiuti sia un reato contravvenzionale, punito da mille a 10mila euro, pena raddoppiata in caso di rifiuti pericolosi. Si è, dunque, deciso di punire con vigore e determinazione anche chi getta i rifiuti e chi non conferisce correttamente i rifiuti urbani ed ingombranti in disprezzo degli altri contribuenti”.

La linea adottata sia dal legislatore nazionale sia dalle amministrazioni locali è chiara: tolleranza zero per chi danneggia l’ambiente. È proprio mostrando che chi inquina paga che si ristabilisce la giustizia sociale e si protegge il bene comune. È un messaggio importante che i sette Comuni associati vogliono trasmettere. “Oggi ancor più che nel passato, mediante le fototrappole ecologiche efficacemente nascoste nei punti più colpiti, le cattive azioni contro l’ambiente verranno perseguite con intransigenza e rigore, per garantire a tutti i cittadini luoghi decorosi e salubri”.

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