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caso biogas di ecoambiente

“Mi rivolgerò ad un ente terzo”

Consiglio di bacino convocato per giovedì. Cittadin: “Vediamo se le cose sono state fatte regolarità”

“Mi rivolgerò ad un ente terzo”

Altro giro, altra corsa ma con l’incertezza del “regalo”, ossia che il numero legale dell’assemblea del Consiglio di bacino non sarà raggiunto, proprio come avvenuto in occasione della convocazione di venerdì scorso. Lunedì Tiziano Menon, presidente dell’ente che sovrintende il ciclo integrato dei rifiuti, ha convocato la nuova riunione dei sindaci per giovedì, senza passare per la convocazione del comitato istituzionale. Questo perché “l’ordine del giorno della prossima assemblea resta invariato rispetto al precedente - spiega Menon - dunque il passaggio del comitato non era necessario”.

Il tema è di nuovo quello di mettere un punto all’impianto a biometano che Ecoambiente dovrebbe realizzare a Sarzano e che il sindaco Valeria Cittadin non digerisce. Dunque giovedì i sindaci sono chiamati a riunirsi di nuovo per la “Conferma del modello impiantistico previsto nel Piano d’ambito del Consiglio di bacino Rovigo e conferma dell’impianto assentito dal provvedimento autorizzatorio unico (Pau)”. La proposta da deliberare è sempre la stessa ma, dato che venerdì scorso solo 11 sindaci su 50 si sono presentati, per un totale di 500,9 quote rappresentate su mille, facendo mancare su entrambi i fronti i criteri minimi del numero legale, il dubbio che anche giovedì il numero legale non venga raggiunto è un’ipotesi più che ovvia, quasi scontata. Perché il tema dell’impianto a biometano sta frantumando la maggioranza di centrodestra a livello provinciale tra i favorevoli al progetto e i contrari che, come Adria, sono allineati con Cittadin.

Intanto lunedì, nel corso del consiglio comunale di palazzo Nodari, il sindaco di Rovigo è tornata a puntare il dito contro il cda di Ecoambiente. Rispondendo ad una interrogazione del consigliere del Forum Dina Merlo che contestava in più punti gli atti di indirizzo contrari all’impianto approvati dalla giunta, Cittadin, rimarcando quelle che a suo avviso sono delle difformità tra quanto previsto dal piano industriale di Ecoambiente ed il progetto sottoposto all’autorizzazione degli organismi tecnici della Provincia, ha tuonato: “Il cda di Ecoambiente si è preso delle libertà che non doveva prendersi. Se si va avanti così, io mi rivolgerò ad un ente terzo che mi dica se le cose sono state fatte con regolarità”. Intanto, Cittadin ha già convocato l’assemblea del comitato di controllo analogo di Ecoambiente: si riunirà venerdì, 24 ore dopo l’assemblea del Consiglio di bacino.

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