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VIABILITA’

Parcheggi rosa: ora ci siamo arrivano i posti per le mamme

Interrogazione del consigliere Sara Moretto

Parcheggi rosa: ora ci siamo arrivano i posti per le mamme

Due ore di sosta gratuita all’interno di appositi spazi delimitati dalle strisce rosa destinati alle donne in gravidanza e alle neomamme. E’ la richiesta che il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Sara Moretto ha rivolto lunedì, in consiglio comunale, all’assessore alla viabilità e sicurezza Michele Aretusini. Attraverso un’interrogazione, Moretto ricorda che a stabilire i cosiddetti “parcheggi rosa” è la legge, e i permessi gratuiti riguardano anche i genitori con bambini di età inferiore a due anni oltre che le donne in gravidanza. Ma “allo stato attuale - chiarisce il consigliere - il Comune di Rovigo rilascia contrassegni della durata pari a massimo nove mesi”, ovvero da sei mesi prima del parto al compimento dei tre mesi del neonato. Da qui nasce la richiesta di Moretto: “E’ nelle intenzioni dell’amministrazione agire per incrementare gli stalli e allungare il periodo di validità dei contrassegni rilasciati dalla polizia locale fino ai due anni del bambino?”. Va evidenziato, infatti, che lo spostamento di un neonato di quattro o sei mesi non è diverso da quello di un bimbo di pochi giorni: passeggino, ovetto, borse e zaini sono solo una parte dell’equipaggiamento di ogni neomamma che, dunque, ha bisogno di essere agevolata se decide di spostarsi in città, con spazi per il posteggio adeguati e soste gratuite.

Di fronte alla richiesta del consigliere Sara Moretto, l’assessore Aretusini replica prontamente: “L’intervento per l’istituzione degli stalli rosa è programmato da tempo e proprio in questi giorni dovrebbe venire alla luce. Purtroppo le piogge dei giorni scorsi non hanno consentito di procedere con la realizzazione della segnaletica orizzontale ma è questione di giorni e l’operazione sarà compiuta. Il problema dei parcheggi rosa - conclude - è molto sentito dai cittadini e l’amministrazione ha tutta l’intenzione di sostenere le neomamme e le donne in procinto di diventarlo. Lo consideriamo un segnale di civiltà e di buonsenso, per questo ci siamo già attrezzati per concretizzarlo”.

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