VOCE
censimento istat
15.04.2025 - 20:32
Il Comune più “vecchio” del Polesine? E’ Ficarolo con un’età media di ben 54 anni, seguito da Ariano e Papozze, con 52,1 anni.
E il più “giovane”? E’ Pontecchio Polesine con una media di 45,9 anni, davanti a Bosaro con 46,9 anni. Inoltre, il Polesine ha la quota più alta del Veneto di famiglie con tre componenti, il 19,9% del totale provinciale, rispetto a una media regionale del 18,2%, ma anche l’incidenza più alta di coppie senza figli, il 36,5%, il 32,9 sono unipersonali, il 32,1 di due persone, mentre e con quattro o più componenti solo il 15,1%, al pari i Belluno il valore più basso della regione, che ha una media di 18,7. Non a caso, la provincia di Rovigo ha il tasso di natalità più basso, il 5,2 per mille, rispetto alla media regionale del 6,3 e nazionale del 6,4.
Il Polesine, poi, oltre all’indice di vecchiaia, rapporto tra la popolazione di 65 anni e oltre e la popolazione di età 0-14 anni, moltiplicato per 100, più alto del Veneto, pari a 273 rispetto alla media regionale di 202,9 e nazionale di 199,8, ha anche il più alto “indice di struttura della popolazione attiva”, il rapporto percentuale tra la popolazione in età 40-64 anni e la popolazione in età 15-39 anni, pari a 171,6, rispetto a una media veneta di 147,1 e nazionale di 142,2.
Sono solo alcuni degli aspetti demografici che emergono dai risultati del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni 2023, diffuso ieri da Istat. Anche se si tratta di dati ormai “datati” consentono di fissare alcuni dati certi e determinare le caratteristiche della popolazione residente al 31 dicembre 2023. Ovvero al primo gennaio 2024.
In Veneto si tratta di 4.852.216 residenti, l’8,2% della popolazione italiana. Quasi il 40% della popolazione risiede nelle due province di Padova (19,2%) e Verona (19,1%), che superano entrambe i 900mila abitanti. Seguono le province di Treviso, Vicenza e Venezia, che insieme costituiscono oltre la metà della popolazione della regione. Rovigo e Belluno ospitano l’8,8% dei residenti in tutto: il 4,7 in Polesine e 4,1 nel Bellunese.
A Rovigo il totale dei residenti censiti ad inizio 2024 era pari a 227.448, 493 in meno rispetto ad un anno prima, il decremento maggiore in valore assoluto di tutto il Veneto. Nel dettaglio, si tratta di 111.732 uomini e 115.716 donne. A livello regionale, le donne sono il 50,8% della popolazione residente, superando gli uomini di oltre 75mila unità, prevalentemente a causa della maggiore longevità femminile.
L’età media si innalza rispetto al 2022 da 46,6 a 46,9 anni. Verona, Vicenza e Treviso sono le province più giovani (rispettivamente 45,9, 46,2 e 46,3 anni), Rovigo e Belluno quelle più anziane (49,3 e 48,9 anni).
Nel 2023 si è ridotta la mortalità (-4.401 decessi rispetto all’anno precedente). Il tasso di mortalità è diminuito dall’11,4 al 10,5 per mille. E il maggior decremento, nota l’Istat, si registra proprio in provincia di Rovigo e in quella di Belluno.
Gli stranieri censiti sono 501.161 (+3.034 rispetto al 2022), il 10,3% della popolazione regionale. Provengono da 174 Paesi, prevalentemente da Romania (25,2%), Marocco (9,0%) e Cina (7,3%). Gli stranieri regolarmente residenti in Polesine al primo gennaio dell’anno scorso risultavano 20.831, 919 in più di un anno prima, dei quali 5.047 marocchini, 4.216 romeni, 2.837 cinesi, 1.325 albanesi, 1.178 ucraini, 844 nigeriani, 826 moldavi, 454 indiani e 156 bengalesi. Nel corso del 2023, il saldo naturale della popolazione straniera residente in Polesine, ovvero la differenza fra nati e morti, è, all’opposto di quella italiana, in positivo per ben 230 unità rispetto al -1.761 del saldo naturale complessivo. Anche il saldo migratorio interno, ovvero stranieri che sono arrivati da altre province italiane, è in attivo per 296 unità. Ed è nettamente in positivo anche il saldo migratorio con l’estero, ovvero la differenza fra il numero degli stranieri che sono arrivati da fuori dai confini nazionali nel corso dell’anno e quelli che sono partiti: 1.204. Le acquisizioni di cittadinanza sono state 781.
In Veneto, come nel resto del Paese, “si è raggiunto un nuovo record di denatalità”, nota l’Istat. I nati sono 30.438 (-1.316 rispetto al 2022) e il saldo naturale nella regione conferma la dinamica sfavorevole in corso, caratterizzata da un eccesso dei decessi (51.071) sulle nascite (30.438). Nel Veneto, infatti, come nel resto del Paese, si registra il nuovo minimo storico delle nascite, con una riduzione di quasi il 30 per cento rispetto ai 43mila nati nel 2000. “La diminuzione del numero dei nati è determinata sia dalla contrazione della fecondità, sia dal calo della popolazione femminile in età riproduttiva (15-49 anni)”, specifica l’Istat.
Prosegue, però, anche il trend decrescente del tasso di natalità, dal 6,5 per mille del 2022 al 6,3 del 2023, mantenendosi di poco inferiore alla media nazionale (6,4 per mille abitanti). Tra le province, il maggior decremento (da 6,4 a 6,1 per mille nel 2023) si riscontra a Padova. Il valore massimo è a Verona (6,7 per mille), mentre il minimo del tasso è proprio a Rovigo, appena il 5,2 per mille. Rovigo, però, è anche l’unica provincia del Veneto nella quale il confronto fra 2022 e 2023 fa registrare un aumento, seppur di appena lo 0,1 per mille, del tasso di natalità.
Rispetto all’anno precedente, nota l’Itast, “il numero dei morti in Veneto diminuisce di 4.401 unità. Il decremento è del 7,9% sul 2022, superiore al valore nazionale (-6,1%), e riguarda soprattutto la componente più anziana della popolazione, all’interno della quale si concentra la maggior parte dei decessi. Nel confronto provinciale, due tra le province più giovani, Vicenza e Treviso, presentano il valore più basso, mentre il maggior decremento dei tassi di mortalità si rileva a Rovigo e Belluno, che risultano le provincie più anziane”.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE