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ambiente e salute

"Pfas da vietare subito"

Nadia Romeo (Pd) e altri 15 deputati chiedono un immediato intervento legislativo

Il Pfas inquina il Po, allarme nel Delta

Vietare l’uso, la commercializzazione a la produzione di Pfas e prodotti contenenti Pfas, se non in casi speciali, con apposita deroga e sotto strettissimo monitoraggio; fissare a zero, inteso come quantità minima tecnicamente misurabile, la concentrazione massima tollerabile per l'inquinamento da Pfas; bonificare i siti contaminati da Pfas; avviare un programma nazionale di biomonitoraggio per valutare l'esposizione della popolazione ai Pfas e gli effetti sulla salute.

Questo l’appello urgente, sotto forma di Mozione, presentato alla Camera dei Deputati da 16 parlamentari del Pd, tra i quali la rodigina Nadia Romeo e con prima firmataria la collega Chiara Braga. Il documento mette al centro una emergenza con la quale, purtroppo, il Veneto combatte ormai da anni, ma che, seppure gravissima e trasversale, non è sufficientemente conosciuta: l’inquinamento e la contaminazione da Pfas.

Un tema di enorme attualità anche in Polesine: sia per le polemiche e i timori che accompagnano le proposte di insediamento di nuovi impianti; sia per la presenza, più volte riscontrata, di questa tipologia di inquinanti nel Po e le legittime preoccupazioni anche per gli altri corsi d’acqua che costellano Rovigo e provincia; sia, infine, per l’esistenza di numerosi siti inquinati da bonificare.

“Le sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche (Pfas) – spiega infatti la mozione - sono composti chimici utilizzati in numerosi processi industriali e prodotti di largo consumo, noti per la loro persistenza nell'ambiente e bioaccumulabilità con conseguenti ricadute negative per la salute umane; numerosi studi scientifici accreditati hanno infatti dimostrato che l'esposizione ai Pfas è associata a gravi rischi per la salute umana, tra cui ridotta fertilità, alterazioni endocrine e aumento del rischio di alcune forme tumorali”.

“La contaminazione – prosegue il documento firmato dai deputati Pd - coinvolge aspetti sanitari e ambientali, come la tutela dei corpi idrici, la disciplina degli scarichi, la programmazione delle risorse, le bonifiche e il danno ambientale; un'indagine di Greenpeace Italia del 2024 ha rilevato la presenza di Pfas nel 79 per cento dei campioni di acqua potabile analizzati in diverse regioni italiane, evidenziando una diffusa contaminazione a livello nazionale”.

Proprio in queste settimane, in Veneto, è in fase di chiusura il primo maxi processo proprio per un caso DI inquinamento da Pfas. Quindici gli imputati che si trovano a giudizio di fronte alla Corte di Assise di Vicenza: proprio nel capoluogo veneto, infatti, è stata individuata la “zona rossa”, nel cui ambito la popolazione avrebbe patito una lunga esposizione a questi inquinanti, con un significativo impatto sulla salute.

“La gravità degli effetti sulla salute umana – chiude la mozione - in conseguenza all'esposizione da Pfas, rende ancora più urgente e non più procrastinabile la fissazione di limiti sulle matrici ambientali, limiti che vanno quindi individuati, con legge dello Stato, in base al principio di precauzione”.

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