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Si filma mentre bestemmia in Duomo

Cercava i like, trova il processo

Rubano un cellulare e finiscono nei guai per ricettazione

I cellulari venivano pagati, ma non arrivavano

Nel cuore di Vittorio Veneto (Treviso), un gesto sconsiderato ha portato un trentenne a confrontarsi con le conseguenze delle sue azioni. L'obiettivo era chiaro: girare un video destinato a diventare virale sui social media. Tuttavia, le frasi blasfeme e gli insulti rivolti alla Chiesa, a Gesù, alla Madonna e ai cristiani, registrati all'interno del Duomo, hanno avuto un effetto diametralmente opposto. Invece di guadagnare follower su TikTok e Instagram, il protagonista si è trovato a dover affrontare un processo per la violazione di due articoli del codice penale.

Difeso dall'avvocato Giovanni Maccarrone, il trentenne ha dovuto affrontare le conseguenze legali delle sue azioni. La denuncia ha portato a un processo che avrebbe potuto macchiare la sua fedina penale. Tuttavia, grazie a un accordo con il giudice, è stato possibile evitare una condanna diretta. Il giovane ha accettato di intraprendere un percorso di lavori socialmente utili presso la Caritas.

Il programma di volontariato alla Caritas ha offerto al trentenne l'opportunità di riflettere sulle sue azioni e di contribuire positivamente alla comunità. Questo percorso non solo gli ha permesso di evitare una condanna, ma ha anche garantito l'estinzione dei reati contestati, mantenendo così la sua fedina penale pulita. Un esempio di come la giustizia possa offrire una seconda possibilità, trasformando un errore in un'opportunità di crescita personale.


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