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Pesce siluro pericoloso: sequestro

Sanzioni e indagini

Continua incessante la campagna di rafforzamento del controllo economico del territorio, anche attraverso il Servizio “”117”, disposta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rovigo, svolta nell’occasione in sinergia operativa col Reparto Operativo Aeronavale di Venezia, la cui flotta assicura anche nei tratti di mare e nelle acque fluviali del Polesine una costante operatività 24 ore su 24 nella veste di “Polizia del mare”.

A seguito di una mirata attività di monitoraggio, consistita in appostamenti e osservazioni continuate eseguite dai militari appartenenti alla Tenenza di Loreo e dai colleghi della Sezione Operativa Navale di Porto Levante, alle prime luci dell’alba i finanzieri hanno sottoposto a controllo in località Donada del Comune di Porto Viro, un’autovettura con a bordo due persone di origini rumene, intente al trasporto di “pesce siluro” proveniente dalle acque del fiume Po. Con la collaborazione del personale appartenente al Servizio Veterinario della Ulss 5 “Polesana”, si è proceduto all’esame delle condizioni di trasporto e di conservazione del pescato, rilevando che l’autovettura non era un mezzo destinato alla specifica tipologia di trasporto e che il prodotto ittico verteva in condizioni igienico-sanitarie tali da renderlo non idoneo per l’immissione in consumo. E’ così scattato il sequestro dei 4 quintali di “pesce siluro”, con un valore al dettaglio di circa 5.000,00 euro, il fermo dell’automezzo e la contestazione di violazioni amministrative per oltre 1.500,00 euro.

Trattandosi di prodotto ittico potenzialmente foriero di rischi per la salute, il Servizio Veterinario ha disposto l’automatico avvio alla distruzione di tutto il pescato. Sono ancora in corso i relativi approfondimenti della posizione fiscale e contributiva dell’azienda ittica con sede legale nel ravennate a cui fanno capo i due soggetti controllati.

L’attività svolta testimonia, ancora una volta, gli sforzi compiuti dalla Guardia di Finanza a tutela della sicurezza dei consumatori, a cui devono essere destinati alimenti, genuini, sicuri e conformi agli standard qualitativi previsti dalle normative di settore, nonché il costante impegno a difesa dell’illecito sfruttamento del delicato ecosistema del Delta del Po.

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