VOCE
l'allarme
17.04.2025 - 10:30
Cosa spinge le giovani studentesse a riempire le loro borracce di superalcolici anziché di acqua? È una domanda che si pongono in molti, soprattutto alla luce delle recenti dichiarazioni della dottoressa Laura Suardi, responsabile del Servizio Dipendenze di Mirano e Dolo per l'Ulss 3 Serenissima. Secondo la Suardi, l'abuso di alcol tra le adolescenti è un fenomeno in crescita, con le quindicenni che consumano il doppio rispetto ai loro coetanei maschi. Questo comportamento, spesso sottovalutato, è diventato una vera e propria emergenza sociale, come evidenziato anche da un recente report dell'azienda sanitaria veneziana.
Ma cosa spinge queste giovani a cercare rifugio nell'alcol? La dottoressa Suardi sottolinea come la pandemia da Covid abbia esacerbato il disagio giovanile, portando a un aumento esponenziale del consumo di bevande alcoliche. La mancanza di consapevolezza e la percezione distorta del pericolo di "sballarsi" sono fattori chiave che contribuiscono a questo comportamento. Le ragazze coinvolte spesso provengono da famiglie normali, frequentano il liceo e, a un primo sguardo, sembrano condurre una vita regolare. Tuttavia, a un'osservazione più attenta, emergono altre problematiche come dipendenze dal fumo, disturbi alimentari e tendenze autolesionistiche.
Il fenomeno del "binge drinking", ovvero l'assunzione di più bevande alcoliche in un breve lasso di tempo, è particolarmente diffuso tra i giovani, soprattutto nei fine settimana. Questo comportamento aumenta il rischio di gravi sintomi, fino al coma etilico. La dottoressa Suardi avverte che l'abuso di alcol, se non affrontato tempestivamente, può evolvere in una vera e propria dipendenza. È fondamentale che i genitori e gli educatori siano vigili e pronti a intervenire al primo segnale di allarme.
Le famiglie giocano un ruolo cruciale nel riconoscere e affrontare il problema. Spesso, però, c'è una tendenza a minimizzare la situazione, considerandola una fase passeggera. La dottoressa Suardi esorta a non sottovalutare i segnali di abuso e a rivolgersi ai servizi specializzati per un supporto adeguato. Al SerD, le persone trovano un team di professionisti pronti a offrire un'assistenza completa, valutando anche eventuali altre psicopatologie presenti.
Un altro aspetto critico è la facilità con cui i minorenni riescono a procurarsi alcolici. Mentre nei supermercati si riscontra una certa attenzione nel verificare l'età degli acquirenti, la situazione è diversa nei locali, dove spesso si chiude un occhio di fronte a ragazzini che chiedono superalcolici. È fondamentale che le autorità e la società nel suo complesso lavorino insieme per contrastare questo fenomeno e proteggere i giovani dai rischi dell'alcolismo.
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