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veneto
17.04.2025 - 12:00
Vicenza si mobilita per contrastare il fenomeno della prostituzione su strada, con un nuovo provvedimento firmato dal sindaco Giacomo Possamai. Da oggi, 16 aprile 2025, entra in vigore un'ordinanza che vieta di appartarsi in veicoli per scopi legati alla prostituzione, con l'obiettivo di ridurre il degrado urbano e migliorare la qualità della vita in alcune delle aree più critiche della città, come viale San Lazzaro e viale Verona.
Il provvedimento, che resterà in vigore fino al 31 dicembre 2025, prevede sanzioni fino a 500 euro per chi viene sorpreso a prostituirsi o a usufruire di questi servizi all'interno di automobili, camper o caravan. Durante la conferenza stampa di presentazione, il sindaco Possamai ha sottolineato che, sebbene la prostituzione non sia un reato, il suo sfruttamento lo è, e l'ordinanza mira a rafforzare le norme già esistenti nel regolamento comunale di polizia urbana.
Il comandante della polizia locale, Massimo Parolin, e il questore di Vicenza, Francesco Zerilli, hanno evidenziato l'importanza della collaborazione tra le istituzioni per affrontare un fenomeno che spesso si intreccia con contesti criminali. Nel 2024, sono state emesse 84 sanzioni legate alla prostituzione su strada, e solo nei primi tre mesi del 2025, le multe sono già 46. Le zone più colpite includono viale Verona, viale San Lazzaro, strada Padana verso Padova, viale Vecchia Ferriera e corso Santi Felice e Fortunato.
Parallelamente all'azione repressiva, il Comune di Vicenza continua a sostenere le vittime di tratta e a contrastare lo sfruttamento sessuale e lavorativo attraverso il progetto regionale "Navigare nei territori". Attivo nei Comuni di Vicenza, Altavilla Vicentina, Creazzo e Montecchio Maggiore, il progetto ha contattato 69 persone su strada negli ultimi 12 mesi, di cui 41 donne prevalentemente rumene e 28 trans, in maggioranza brasiliani. Inoltre, 40 persone sono state incontrate in appartamento, principalmente donne asiatiche. Dieci persone sono state prese in carico per essere accompagnate verso l'uscita da situazioni di sfruttamento, con servizi di accompagnamento socio-sanitario, orientamento legale, inserimento lavorativo e percorsi formativi. Queste misure rappresentano un passo significativo verso una città più sicura e vivibile, dimostrando l'impegno delle autorità locali nel combattere il degrado urbano e proteggere le persone più vulnerabili.
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