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“Ridurre al massimo i disagi”

Enrico Ferrarese: “Disponibile a lavorare per trovare soluzioni. Ragionare in ottica di area vasta”

“Ridurre al massimo i disagi”

“Occorre cercare soluzioni per rendere l’impatto dei lavori il meno disagevole possibile per i polesani”. Con queste parole Enrico Ferrarese, presidente della Provincia di Rovigo, assicura la sua disponibilità a lavorare per far sì che i lavori sul ponte sul Canalbianco a Bosaro possano provocare disagi contenuti al traffico sulla Statale 16. Nel giro di qualche settimana, infatti, sul ponte che scavalla il Canalbianco a pochi metri dal centro di Bosaro partiranno lavori di consolidamento della struttura.

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Un intervento che potrebbe durare un paio d’anni, e che costringerà Anas a istituire un senso unico alternato sul ponte. Cosa che, soprattutto nelle ore di punta, rallenterà notevolmente il flusso del traffico sulla Statale 16, importante direttrice Ferrara-Rovigo, creando così non pochi disagi agli automobilisti. Per il 29 aprile è già fissato un incontro tra Anas e amministrazione comunale di Bosaro, guidata dal sindaco Elena Paolizzi, per fare il punto della situazione. Incontro al quale potrebbe partecipare anche il presidente della Provincia Ferrarese.

“Occorrerà - spiega - capire quali soluzioni si possono mettere in campo per ridurre al massimo l’impatto di questi lavori. E occorre aver ben presente che non si tratta di una problematica che riguarda il solo Comune di Bosaro, ma tutto il territorio polesano. Occorre quindi ragionare in ottica di area vasta, coinvolgere le amministrazioni comunali della zona”. Far capire ad Anas, quindi che il tema riguarda il flusso di traffico di un importante e cruciale quadrante stradale, che mette in collegamento, tra l’altro, l’area dell’Alto Polesine e del ferrarese, con Rovigo e la direttrice verso Padova. Insomma uno snodo delicato.

L’obiettivo è di ridurre i disagi o velocizzando al massimo i tempi di esecuzione dei lavori, oppure, ma questo è il vero punto di domanda, puntando a realizzare una sorta di bypass per permettere il doppio senso di circolazione anche durante l’intervento. Cosa che per ora sembra difficile da realizzare. “Discuteremo di tutto questo - aggiunge Ferrarese - per trovare la soluzione migliore e attuabile”.

I lavori, con la demolizione e la successiva ricostruzione del ponte, partiranno entro giugno, e dureranno - come ha comunicato Anas - 450 giorni lavorativi. Praticamente due anni. Il ponte verrà completamente rifatto, con una nuova struttura in acciaio e il rinforzo della campata sottostante. Impossibile però, secondo l’Agenzia delle strade, realizzare un bypass. Dunque, per l’intera durata del cantiere, il traffico verrà regolato da un semaforo e la circolazione, come detto, sarà assicurata soltanto a sensi unici alternati. A meno che non si riescano a trovare soluzioni alternative.

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