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L’ex policlinico verrà demolito

Al suo posto, case

Case al posto dell’ex policlinico

Via il vecchio policlinico, al suo posto sorgeranno nuovi edifici a destinazione residenziale ma più piccoli dell’attuale struttura dismessa e chiusa da anni. Mercoledì prossimo il consiglio comunale di Rovigo sarà chiamato a discutere, come prevede uno dei nove punti in cui si articolano i lavori, la nona variante parziale al piano degli interventi relativa al centro storico del capoluogo per arrivare all’approvazione. La discussione sarà lunga: prima del voto, l’aula dovrà esaminare e dibattere le conseguenti controdeduzioni alle sette osservazioni presentate alla variante.

La “variante centro storico” è già stata affrontata in consiglio comunale al momento dell’adozione, il 22 dicembre 2023. Ed è proprio all’interno di quella proposta che sono stati inclusi, perché approvati sempre dal consiglio, tre diversi accordi pubblico - privato. Una delle tre proposte recepite riguarda, appunto, la trasformazione urbanistica della vecchia sede della Casa di cura privata “Città di Rovigo” dal 2016 situata nel complesso nuovo di zecca di via Falcone Borsellino.

L’iniziativa prevede di riqualificare e riutilizzare l'area che si estende tra via Sicchirollo e via Pascoli occupata dagli immobili dell'ex policlinico, altrimenti destinata al degrado, attraverso interventi di demolizione e successiva ricostruzione. Anche perché, come era stato chiarito già a fine 2023 in aula, gli immobili esistenti versano oggi in uno stato di abbandono e dismissione.

Dunque via alle ruspe per abbattere tutto: l’approvazione della variante al piano degli interventi darà il via libera al progetto di demolizione integrale degli edifici e la successiva ricostruzione per una volumetria massima pari a 14mila metri cubi, inferiore alla volumetria oggi esistente pari a circa 16.800 metri cubi. I nuovi edifici, secondo l’accordo pubblico - privato, avranno destinazione d'uso residenziale e saranno adeguati agli attuali standard qualitativi, architettonici, energetici, tecnologici e di sicurezza, nonché a tutela delle disabilità.

La proposta prevede inoltre, e qui sta uno dei vantaggi per il pubblico, la realizzazione delle dotazioni a parcheggio pubblico o di uso pubblico in funzione del nuovo carico urbanistico introdotto, oltre alla monetizzazione delle quantità di standard primari riservate a verde pubblico. L'area oggetto di trasformazione assumerà dunque nel piano degli interventi la destinazione urbanistica di zona A - centro storico con destinazione residenziale. L’intervento di trasformazione urbanistica descritto comporta anche la corresponsione al Comune di un contributo straordinario quantificato in circa 20mila euro.

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