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badia polesine

Reddito inclusione, 11 richieste

Il bando regionale è finalizzato al recupero e reinserimento sociale e/o lavorativo delle fasce deboli

Il Comune ti aiuta a pagare la bolletta

Nel 2024 il Comune ha potuto avviare 11 progettualità Ria. Lo riepiloga l’ufficio Servizi sociali attraverso un documento, pubblicato all’albo pretorio dell’ente, con il quale viene dato riscontro della realizzazione dell’iniziativa.

“Dal 2015, la Regione ha approvato l’avvio della progettualità Ria-Reddito inclusione attiva finalizzata al recupero e reinserimento sociale e/o lavorativo delle fasce deboli - scrivono dal Comune - nel corso degli anni, la Regione ha continuato a finanziare e incrementare la progettualità affiancandola ad altri interventi specifici quali il Soa-Sostegno all’abitare e la Pe-Povertà educativa, con l’obiettivo di valorizzare la persona e sostenere i nuclei familiari in difficoltà mediante interventi multidimensionali e la costruzione di un sistema di rete che prevede la partecipazione dei servizi specialistici territoriali e dei diversi attori sociali, attivi nella comunità, quali associazioni, cooperative e soggetti afferenti al privato sociale”.

Come ricordano gli uffici di piazza Vittorio Emanuele nella determina resa nota, nel settembre 2023 la Regione “ha previsto un nuovo finanziamento in favore dell’ambito territoriale avente come capofila il Comune di Lendinara, al fine di garantire, per il nono anno, l’implementazione degli interventi sociali, garantendo continuità alle misure di sostegno realizzate”. Al Comune di Badia Polesine è stata destinata una quota di 13.621,24 euro, regolarmente introitata dall’ente, grazie alla quale l’ufficio Servizi sociali ha potuto avviare 11 progettualità.

“Grazie a finanziamenti regionali mirati - si legge invece nella relazione al bilancio consuntivo 2024 - è stato possibile riproporre i progetti connessi alle attività di Ria e Soa, che hanno portato al coinvolgimento, per 5/6 mesi, di 11 famiglie che, mediante percorsi individualizzati e partecipati, hanno potuto sanare situazioni debitorie pregresse dovute a canoni di affitto non pagati (e a rischio avvio procedura di sfratto), servizi scolastici, bollette utenze, spese condominiali e cure mediche specialistiche”.

“L’ufficio Servizi sociali ha consolidato il sistema integrato di azioni avviato a luglio 2022 - continua la relazione - sia all’interno dell’ente - in collaborazione con gli altri uffici comunali - che all’esterno, attraverso il coinvolgimento di servizi specialistici territoriali, Mmg, privato sociale, istituti scolastici, cooperative di settore, associazioni e soggetti del privato sociale, al fine di garantire i livelli essenziali delle prestazioni sociali individuati dalla Regione rispetto alle situazioni problematiche presentate dalla cittadinanza che si rivolge al servizio”.

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