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400 polesani per l'ultimo saluto

Tanti giovani a Roma per il Giubileo. “Parteciperemo alla processione per accompagnare il feretro”

400 polesani per l'ultimo saluto

Ci sarà o non ci sarà? Mentre da ore si stanno rincorrendo le notizie sui funerali di Papa Francesco, non senza polemiche legate all’arrivo di Trump e Zelensky, capi di Stato, politici e teste coronate stanno già facendo sapere che non mancheranno, in una giornata senz’altro storica.

Tra leader e ben 130 delegazioni da tutto il mondo, sono attesi a Roma 200mila fedeli, 400 di questi saranno rodigini. Venerdì 26 alle 10 comincerà il rito funebre, la messa esequiale: anche Rovigo non mancherà.

A coloro che, personalmente, stanno raggiungendo o raggiungeranno la città eterna per l’ultimo saluto a Bergoglio, si uniscono anche alcune parrocchie e realtà della Diocesi, complice la coincidenza con il già programmato - e confermato nonostante il lutto - Giubileo degli Adolescenti in calendario da oggi fino a domenica 27. Il Vescovo, monsignor Pierantonio Pavanello, ha confermato la sua presenza, unito a tanti altri prelati da tutto il Veneto, portando quindi, anche idealmente, la Chiesa polesana ai piedi di Francesco, il papa, come titolano già i media, “degli ultimi”.

Nonostante la complessità della gestione del funerale e dei riti conseguenti, il Giubileo degli adolescenti è stato confermato: “Questa mattina, alle 6.30 dal piazzale del Santuario della Madonna Pellegrina di Rovigo, sono partiti circa 300 giovani della nostra Diocesi per parteciparvi, anche con un bel gruppetto di parrocchiani dell’unità pastorale della commenda. Tuttavia non parteciperanno, sia per motivi organizzativi che di coerenza con l’età dei più, ai funerali in piazza” commenta don Enrico Turcato, sottolineando, comunque, che rimane l’occasione, più unica che rara, per vivere questo pellegrinaggio in un momento delicato ma storico per la Chiesa. Anche se la canonizzazione del primo santo millenials, Carlo Acutis, è slittata a data da destinarsi, gli altri eventi, quali la “via lucis”, il pellegrinaggio alla porta santa e la messa domenica mattina, rimangono confermati.

Don Andrea Varliero, della parrocchia di san Bortolo, segue: “Per partecipare al Giubileo degli adolescenti e, in concomitanza con i riti funebri del papa, saremo a Roma domani per l’itinerario già programmato nei mesi precedenti con un gruppo di 40, tra giovani e parrocchiani. Il sabato sera parteciperemo alla processione che guiderà le spoglie di Francesco da san Pietro al luogo della sepoltura, Santa Maria Maggiore”. Una colonna lunga sei chilometri, a passo d’uomo, tra il Vaticano e l’Esquilino, accompagnerà la salma fino alla tumulazione, un’ultima camminata che profuma di speranza verso la “sua” “Salus Populi Romani”, quello sguardo al quale si affidava prima e dopo i viaggi, quegli occhi ai quali – ora - guarda eternamente.

Più di 61mila persone hanno già portato gli omaggi alla salma del pontefice nella basilica vaticana dall’altro ieri. Sguardi attoniti e commossi quelli che stanno uscendo in questi momenti dalla lunga coda in attesa di varcare l’atrio basilicale. Il corpo di Francesco, rivestito di una casula rossa comune, simbolo di amore e sacrificio per Cristo, del pallio e di una semplice mitria bianca già usata, sarà visibile fino alle 19 di oggi. Poi la chiusura della semplice bara e l’inizio, domani, della messa.

Sul feretro ci sarà solo l’evangelario, promessa, eredità e lascito di una vita, di 88 anni vissuti prima nella drammaticità dell’Argentina dei desaparecidos, poi tra le stanze di un albergo più che nelle logge di Raffaello.

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