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Bilancio As2, una grande incognita

Numeri da segno rosso, Rovigo chiede un supplemento istruttorio. I revisori non si sono ancora espressi

Bilancio As2, una grande incognita

Dopo i flop delle assemblee di Ecoambiente e del Consiglio di bacino per la nota questione dell’impianto a biometano, mercoledì pomeriggio è stata la volta dell’assemblea di controllo analogo di As2. Anche per la società partecipata che eroga servizi tecnologici e strumentali alle pubbliche amministrazioni e che versa in uno stato di crisi dei conti, l’assemblea di controllo analogo di mercoledì pomeriggio è stata un buco nell’acqua. Il motivo? Non è stato raggiunto il numero legale. Solo otto e, dunque, troppo pochi gli enti soci che hanno partecipato al vertice.

La vicenda non è di poco conto dal momento che il principale punto all’ordine del giorno era l’approvazione del bilancio d’esercizio della società chiusosi al 31 dicembre 2024 con un disavanzo di quasi 300mila euro. Un dato pesante che ha fatto salire la preoccupazione tra i vertici dell’azienda e tra i 49 dipendenti che hanno assistito sulla propria pelle alla querelle sull’in house scatenata dalla precedente amministrazione di palazzo Nodari. La diatriba è stata poi risolta lo scorso ottobre ma nel frattempo As2 ha perso affidamenti per centinaia di migliaia di euro, con il risultato che il bilancio 2024 si è chiuso con un passivo di 291.503 euro. La situazione, insomma, è complessa. Non a caso, le organizzazioni sindacali si sono rivolte al prefetto Franca Tancredi che lo scorso 18 marzo aveva convocato un apposito tavolo in prefettura.

I numeri che sanciscono le difficoltà dell’azienda sono impietosi e mercoledì l’assemblea di controllo analogo avrebbe dovuto discuterne. Tra i pochi presenti, Rovigo c’era. Alla viglia del vertice, la giunta guidata dal sindaco Valeria Cittadin aveva approvato un atto di indirizzo con il quale dava mandato al sindaco di chiedere un rinvio del punto all’ordine del giorno relativo all’approvazione del bilancio “per un doveroso supplemento istruttorio”. In altre parole, prima di esprimere un voto sulla manovra, palazzo Nodari vuole fare degli approfondimenti sui conti dell’azienda. La decisione deriva da un fatto ben preciso: il collegio sindacale ha dichiarato la propria impossibilità ad esprimere un giudizio sul bilancio. Nella propria “Relazione unitaria” del 15 aprile 2025, l’organismo infatti scrive: “Considerando le risultanze dell’attività da noi svolta, ci dichiariamo impossibilitati a formulare una proposta circa l’approvazione del bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, così come redatto dagli amministratori a causa delle molteplici incertezze circa l’adozione da parte degli stessi del presupposto della continuità aziendale”. Il collegio sindacale, comunque, lascia aperte delle prospettive di ripresa nell’arco dei prossimi 12 mesi.

In tutto questo, Cittadin tuona contro gli assenteisti dell’assemblea: “Non capisco il comportamento di molti sindaci della provincia - dice - che stanno usando un metodo poco responsabile di disertare le assemblee dei soci del nostre partecipate. Quello della non partecipazione è un brutto segnale perché bisogna prendersi la responsabilità di governare. Vale per As2 come per Ecoambiente”.

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