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Segato un altro velox

Ma l'allarme mette in fuga gli ignoti armati di flessibile

Esplode di nuovo il caso Fleximan

Nella tranquilla provincia di Treviso, un nuovo episodio di vandalismo ha scosso la comunità di Riese Pio X. Nella notte tra giovedì e venerdì, un autovelox situato in via Kennedy è stato nuovamente preso di mira da un ignoto, o forse più di uno, armato di flessibile. L'allarme scattato tempestivamente ha impedito che il dispositivo venisse completamente abbattuto, ma il danno è stato sufficiente a riaccendere il dibattito sulla sicurezza stradale e sull'efficacia delle misure di controllo.

La sindaca di Riese Pio X, Ombretta Basso, ha espresso con fermezza la sua condanna per l'accaduto. "Il gesto è un atto gravissimo", ha dichiarato, sottolineando come l'autovelox sia uno strumento di prevenzione fondamentale, soprattutto in un tratto di strada noto per i numerosi incidenti. "Danneggiarlo significa mettere a rischio la sicurezza di tutti", ha aggiunto, evidenziando come la comunità stessa richieda l'installazione di ulteriori dispositivi per sentirsi più sicura.

La sindaca Basso ha anche puntato il dito contro le associazioni e le istituzioni che, a suo dire, fomentano ostilità verso gli strumenti di controllo e sicurezza. "Nella nostra società esiste chi non sa rispettare le regole della convivenza civile", ha affermato, lamentando la mancanza di indicazioni chiare e serie da parte del Ministero, che lascia spazio a confusione e polemiche. La sicurezza stradale, ha ribadito, deve rimanere una priorità assoluta.

Questo episodio segue una serie di attacchi simili attribuiti a "Fleximan", un misterioso vandalo che ha già colpito in passato, tra cui un attacco a Taglio di Po, in provincia di Rovigo, lo scorso gennaio. 

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