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Uccide il figlio di 17 anni: la prima ricostruzione

Poi si è tolto la vita

Tragedia a Lamon: omicidio-suicidio scuote la comunità

La tranquilla cittadina di Lamon, nel cuore del Bellunese, è stata scossa da un evento tragico che ha lasciato la comunità in uno stato di sgomento e incredulità. Martedì pomeriggio, Vladislav Gaio, 49 anni, ha accoltellato a morte il figlio diciassettenne Riccardo, prima di togliersi la vita con un colpo di pistola. Un gesto estremo che ha portato alla luce un dramma familiare complesso, segnato da ossessioni e difficoltà economiche.

La Procura di Belluno ha avviato un'indagine approfondita per chiarire i dettagli di questa tragedia. Le autopsie sui corpi di Vladislav e Riccardo sono state affidate all'anatomopatologo Antonello Cirnelli, anche se la data dell'esame non è ancora stata fissata. Gli investigatori stanno valutando ogni possibile pista, inclusa l'ipotesi che Vladislav potesse aver assunto sostanze stupefacenti, sebbene nell'abitazione non siano state trovate tracce di droghe o alcolici.

Il movente del delitto sembra essere legato a un litigio familiare, acuito da un'ossessione di Vladislav per l'ex moglie e dalle difficoltà economiche che l'uomo stava affrontando dopo aver perso il lavoro. La tensione accumulata ha portato a un'escalation di violenza che ha avuto conseguenze devastanti. Non appare da escludere che il giovane stesse cercando di difendere la madre.

La comunità di Lamon è sotto shock. Il sindaco Loris Maccagnan ha proclamato il lutto cittadino in occasione dei funerali, esprimendo il dolore collettivo per una tragedia che ha colpito profondamente tutti. "Mai una lite prima d'ora", hanno dichiarato i vicini, increduli di fronte a un evento così drammatico. La sorellina di Riccardo, testimone indiretta di questa tragedia, è stata descritta come "segnata per sempre".

Le urla di terrore che hanno squarciato il silenzio della cittadina sono state udite dai vicini, che hanno immediatamente allertato i soccorsi. Tuttavia, per Riccardo e Vladislav non c'è stato nulla da fare. Questo dramma familiare solleva interrogativi importanti sulla necessità di supporto psicologico e sociale per le famiglie in difficoltà, affinché tragedie simili possano essere prevenute in futuro.

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