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Polaris, “ora un piano per crescere”

Parla il presidente Patergnani: “Occasione per un piano industriale integrato con Ecoambiente e colmare il gap con i competitor”

Polaris, “ora un piano per crescere”

Alberto Patergnani

“Occasione per un piano industriale integrato con Ecoambiente e colmare il gap con i competitor”

ROVIGO - Polaris chiude il 2024 con un attivo di 450mila euro e guarda alle sfide future: all’orizzonte, un nuovo piano industriale per “colmare il gap di competitività che scontiamo nei confronti dei competitor”. A tracciare la situazione è Alberto Patergnani, da cinque mesi presidente dell’azienda, a totale partecipazione pubblica, che si occupa della gestione dei rifiuti speciali.

Patergnani, com’è stato l’impatto nel nuovo ruolo?

“Sono entrato ‘in punta di piedi’ all’interno di un meccanismo ben rodato e in un contesto alquanto delicato, come quello della gestione dei rifiuti speciali, ma posso dire che l’impressione di questi primi mesi è molto buona; il rapporto con gli altri componenti del consiglio di amministrazione, Giuly Ghezzo ed Enzo Rossi, con il collegio sindacale, con la direzione e con tutti gli altri dipendenti è ottimo, ed improntato sulla collaborazione e sulla fiducia reciproca”.

Quali sono i punti di forza dell’azienda?

“L’azienda può contare su una presenza ventennale all’interno del mercato dei rifiuti speciali, con particolare riferimento alla provincia di Rovigo, al basso Veneto ed alle province contermini. L’area del Nord Italia, inoltre, è quella dove si concentra la produzione della maggior parte dei rifiuti speciali italiani. La maggior parte dei clienti sono continuativi, ancorché altamente polverizzati, basti pensare alle circa duemila aziende agricole polesane convenzionate con Polaris per il servizio di raccolta e smaltimento dei loro rifiuti. L’azienda è dotata di un impianto di stoccaggio in grado di ricevere una vasta gamma di rifiuti, sia pericolosi che non pericolosi e di una flotta aziendale adibita al trasporto rifiuti in grado di rispondere alle diverse esigenze dei clienti, sia pubblici che privati (trasporto con cassoni scarrabili, con pianale, con mezzi compattanti o con daily). Polaris si caratterizza, infine, per un sistema di gestione integrato qualità ambiente sicurezza e di personale altamente specializzato”.

Quali sono gli obiettivi a breve e medio termine?

“Come ho già avuto modo di ribadire ad Ecoambiente, nostro socio unico, che ne è perfettamente conscio, ritengo oltremodo urgente l’approvazione di uno strumento programmatorio di ampio respiro, cioè di un Piano industriale di durata almeno quinquennale, in grado di garantire lo sviluppo dell’azienda in un’area diversa rispetto a quella attuale (impianto di Lama Polesine), oltre che tutti gli investimenti necessari, soprattutto impiantistici, finalizzati a colmare il gap di competitività che attualmente l’azienda sconta nei confronti dei propri competitor. Tutto ciò dovrà essere svolto in pieno accordo con il socio Ecoambiente, che nel corso dei prossimi mesi dovrà rivedere a sua volta il proprio piano industriale. La necessità di entrambe le aziende di dover rielaborare i propri piani industriali, risulta essere un’occasione unica per poter verificare insieme le possibili sinergie in grado di garantire, contestualmente, le necessarie risposte che dovranno essere fornite sia al bacino dei rifiuti urbani che a quello dei rifiuti speciali. L’obiettivo comune da perseguire nel corso dei prossimi anni dovrà infatti essere quello di riuscire ad ottimizzare e rendere maggiormente efficiente l’impiantistica a servizio delle due aziende, nel rispetto della programmazione regionale, garantendo così a Polaris la capacità di fornire risposte adeguate e di mercato ai propri clienti. Si tratta di una sfida importante, che dobbiamo cercare di cogliere insieme e di portare a termine con successo. Nel corso dei prossimi due-tre anni Polaris dovrà svoltare, assumendo una dimensione diversa rispetto a quella attuale, maggiormente al passo con i tempi”.

La redazione del piano industriale Polaris sarà sicuramente molto impegnativa...

“L’azienda è già dotata di un proprio piano industriale, che è stato presentato al socio unico Ecoambiente nell’ottobre 2022, ma che per il momento non ha ancora avuto attuazione, in quanto non formalmente approvato dall’organo assembleare della società. Si tratterà di aggiornare quel piano, che rappresenta comunque una buona base di partenza da cui prendere spunto”.

Tra le cose già fatte, ce n’è qualcuna di particolare rilevanza?

"Sono fiero di poter affermare che, già da qualche settimana, la Polaris ha ricevuto l’incarico formale, dall’amministrazione comunale di Adria, di smaltire dei rifiuti liquidi non pericolosi attualmente stoccati all’interno dell’impianto ex Coimpo: si tratta di un intervento limitato, che però può rappresentare l’inizio di una proficua collaborazione con la giunta Barbujani, finalizzata a risolvere un situazione molto sentita dalla comunità adriese”.

Come si è chiuso il 2024 dell’azienda?

“Il consiglio di amministrazione ha già approvato il progetto di bilancio 2024, che mercoledì sarà sottoposto al vaglio dell’assemblea dei soci. Il risultato è stato molto buono, ed è andato ben oltre le previsioni contenute nel budget economico 2024; l’utile è stato di circa 450mila euro, al netto delle imposte. Questo ottimo risultato è stato frutto di un intenso e proficuo lavoro di tutti i dipendenti e degli amministratori che mi hanno preceduto, che non posso che ringraziare per l’impegno profuso”.

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