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Allarme Pfas nel vino

Contaminazione rilevata anche in italia

Allarme Pfas nel vino

L'indagine condotta da PAN Europe ha messo in luce una preoccupante contaminazione da acido trifluoroacetico (TFA) nei vini di dieci Paesi dell'Unione Europea, tra cui l'Italia. Il TFA, derivato dalla decomposizione di gas fluorurati e di pesticidi basati su Pfas, è stato riscontrato in livelli allarmanti in 49 campioni di vino, superando di gran lunga i limiti consentiti per l'acqua potabile. La diffusione di questa sostanza avviene tramite pesticidi, acqua piovana e suolo.

Particolarmente allarmanti i dati relativi a un'annata del Prosecco italiano, con 69.000 nanogrammi di TFA per litro, un valore preoccupante ma inferiore a quello registrato nel Chianti. Il record di contaminazione è detenuto da un vino bianco austriaco del 2024, che ha raggiunto i 320.000 nanogrammi per litro. La ricerca, che ha esaminato cinquanta varietà di vitigni, evidenzia come la presenza di TFA sia in aumento da oltre quindici anni, con picchi in Austria, Francia e Belgio. Neanche i vini biologici sono esenti da questa contaminazione, a dimostrazione della diffusione ambientale del TFA anche da fonti apparentemente pulite. PAN Europe, in risposta a questi risultati, ha richiesto che l'Unione Europea proceda al divieto totale di utilizzo di gas e pesticidi contenenti Pfas.

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