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CASTELGUGLIELMO

“Fotovoltaico? No grazie, abbiamo già dato”

Nasce un comitato di cittadini per opporsi all’insediamento di un impianto fotovoltaico

Solare, nuovi progetti su 136 ettari

Castelguglielmo ha già dato in materia di produzione di energia da fonti rinnovabili. A Castelguglielmo prendono forma le basi per la nascita del “Comitato per la Tutela del Territorio di Castelguglielmo”. Un gruppo di cittadini, con la presenza di rappresentanti di associazioni che condividono le finalità del comitato, dopo un breve periodo di riflessione, come risposta all’approvazione del 31 marzo, da parte della maggioranza del consiglio comunale della “Attivazione della procedura di accordo di programma ai sensi dell’art. 7 della legge regionale 11/04, in variante urbanistica, tra il comune di Castelguglielmo e la società immobiliare Rita di Speziali Stefano & c. s.a.s. per la trasformazione urbanistica di un appezzamento di terreno da zona agricola a zona produttiva “D/Fer” destinata specificatamente a impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili” hanno deciso di entrare nel merito di scelte amministrative che paiono inopportune ed in contrasto con l’interesse generale del paese.

Tradotto in parole povere, secondo questi cittadini, il punto all’ordine del giorno del consiglio comunale del 31 marzo impegna l’amministrazione comunale ad effettuare tutti gli atti al fine di approvare che il territorio di Castelguglielmo si “arricchisca” di un’ulteriore zona di sette ettari a fotovoltaico. Si tratta di un’area confinante con il centro e come tale area urbanizzata con una residenzialità importante.

Base di partenza del comitato è “la totale non informazione da parte dell’amministrazione comunale sino alla suddetta convocazione del consiglio comunale”. Come cittadini di Castelguglielmo e come persone che vivono la realtà del paese, sono a chiedersi se gli amministratori “si siano posti davanti alla pianta del paese che dovrebbero amministrare e tutelare, con indicate le aree già destinate a fotovoltaico, tenendo conto che uno di questi impianti, di notevoli dimensioni, pur trovandosi in territorio di un altro comune, è comunque ai confini con il comune di Castelguglielmo”.

Ritengono che l’amministrazione comunale avrebbe dovuto, in primis, quindi prima del 31 marzo, “informare correttamente dell’ulteriore aggravio di fotovoltaico sul territorio del paese”. “Comunque - dichiarano - non risulta esserci nessuna chiarezza sui contenuti tecnici, giuridici e ambientali del progetto che è negli uffici comunali per poter verificare se l'intervento, che l’amministrazione comunale sostiene, è compatibile con la normativa regionale, nazionale e con gli strumenti di pianificazione vigenti.

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