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MOSTRE
01.05.2025 - 17:20
Al Palazzo Ducale di Venezia si apre una mostra di grande rilievo dedicata alla scuola pittorica veneto-cretese, che per oltre quattro secoli ha tessuto un legame artistico e culturale fra Oriente bizantino e Occidente latino. Tra i protagonisti di questo movimento, figura anche Dominikos Theotokopoulos, meglio conosciuto come El Greco, il cui genio pittorico ha avuto origine proprio da questa fusione di stili.
La mostra, visitabile fino al 29 settembre 2025, nell'Appartamento del Doge, è curato da Chiara Squarcina, Direttrice Scientifica della Fondazione Musei Civici, Andrea Bellieni, responsabile del Museo Correr, e Katerina Dellaporta, Direttrice Generale del Museo Bizantino e Cristiano di Atene. L'esposizione porta avanti un percorso cronologico che rilegge e approfondisce un fenomeno culturale di portata epocale ma finora poco esplorato in Italia.
La mostra attraversa vari capitoli storici, a partire dalla Caduta di Costantinopoli nel 1453, momento in cui Candia (oggi Heraklion) diviene il centro della tradizione artistica bizantina. Centinaia di botteghe di madoneri mantengono viva la produzione di immagini devozionali, mentre Venezia accoglie un flusso crescente di opere e artisti dall'isola dell'Egeo, creando un interessante scambio culturale e artistico. Il viaggio artistico prosegue nel Cinquecento, segnato da ibridazioni fra la tradizione bizantina e le ispirazioni occidentali, fino a giungere alla figura di El Greco. Il maestro, partito da Creta, giunge a Venezia e successivamente in Spagna, dove consolida la sua fama con opere di respiro internazionale.
Il percorso espositivo culmina con un'innovativa introduzione all'intelligenza artificiale. Il visitatore è coinvolto in esperienze interattive progettate dallo studio camerAnebbia, che consentono di esplorare le opere d'arte attraverso un'interazione diretta e di reinterpretare l'iconografia grazie a una sofisticata rete neurale. Questo progetto rappresenta un unicum, unendo le tradizioni artistiche antiche con le moderne tecnologie digitali, rendendo il pubblico protagonista attivo della mostra.
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